Il dottor Antonio Chiappa trasferisce l’ambulatorio medico a Rivolta
Il trasferimento definitivo a Rivolta d'Adda è previsto per il 2 novembre
Il dottor Antonio Chiappa sposta il suo ambulatorio a Rivolta e Spino rischia di perdere un medico.
Il dottor Chiappa si trasferisce a Rivolta
Il trasferimento definitivo avrà luogo il 2 novembre e gli assistiti del medico potranno scegliere di recarsi nel nuovo ambulatorio con mezzi propri o effettuare il cambio del proprio medico di base con uno di quelli che serve il paese.
Venerdì scorso, il sindaco Enzo Galbiati si è fatto portavoce dei pazienti che certo non fanno i salti di gioia, incontrando i vertici dell’Ats Val Padana, che però hanno ricordato come i medici di base non abbiano l’obbligo di avere uno studio in tutti i Comuni in cui esercitano.
L'intervento del sindaco
"Ho avuto un incontro con il dirigente di Ats Valpadana, il dottor Gianmario Brunelli e il suo collaboratore Lucio Aramini - ha spiegato - Abbiamo discusso del problema che è sorto dopo la decisione del dottor Chiappa di trasferire il proprio ambulatorio a Rivolta. Questo crea disagio ai suoi assistiti, soprattutto ai pazienti anziani e ai più fragili. Il dottor Brunelli ha sollevato il problema della sanità a livello regionale e non solo. La carenza di medici mette in difficoltà non soltanto gli ospedali ma anche gli ambulatori cittadini. Nel nostro caso, a Spino, la copertura dei medici è garantita ma purtroppo non c’è obbligo di avere un ambulatorio in loco. Diverso è per le visite a domicilio: nel caso il paziente non sia in grado di recarsi in ambulatorio, il dottore deve garantire la visita domiciliare. I medici devono anche compilare un questionario dove si indicano le caratteristiche del paziente e se deve essere svolta una visita periodica, settimanale quindicinale o mensile".
La situazione dei medici in paese
Come se non bastasse, il dottor Erno Bombelli sta per "tornare" in pensione. Lo storico medico spinese aveva terminato la sua attività professionale lo scorso 4 febbraio, salvo tornare in servizio dopo che la sua sostituta, la dottoressa Tiziana Divino, aveva lasciato l’incarico il 9 aprile.
Dopo questo avvicendamento, a fine anno, il dottor Bombelli dovrebbe appendere definitivamente il camice al chiodo e di conseguenza ci sarà un gran numero di pazienti ai quali si dovrà garantire la continuità dell’assistenza. Se l’Ats prolungherà la sua disponibilità, non è ancora dato saperlo.