Romano

Il 25 aprile dell'Istituto "Enrico Fermi": il valore della Liberazione

L'iniziativa scolastica in occasione del 77esimo anniversario della Liberazione.

Il 25 aprile dell'Istituto "Enrico Fermi": il valore della Liberazione
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Una doppia iniziativa sul valore della Liberazione è stata realizzata dagli studenti e docenti dell'Istituto comprensivo "Enrico Fermi", lo scorso 25 aprile, in occasione del 77esimo anniversario della Liberazione.

La ricerca su Lauro de Bosis

Il primo progetto è stato il numero del giornalino della scuola Fermi, curato dal docente Stefano Gelsomini in cui è stato presentato un lavoro accurato di ricerca da parte degli studenti su Lauro de Bosis. Poeta e intellettuale finissimo la sera del 3 ottobre del 1931, immediatamente dopo il tramonto, con un piccolo aereo partito da Marsiglia, sorvolò più volte il cielo di Roma, scaricando sulle vie, sulle piazze, sui palazzi del potere, 400 mila volantini che invitavano il re a fare il re e gli italiani a ribellarsi a un regime oppressivo e violento. Dopo aver compiuto indisturbato il suo bombardamento di carta – Mussolini tentò inutilmente di far levare in volo i caccia – diresse la prua verso la Corsica. Ma l’aereo, probabilmente a corto di carburante, s’inabissò nel Tirreno e non fu mai più ritrovato. Il volo su Roma fu sicuramente uno smacco per Mussolini, per la sua tanto decantata aeronautica e, soprattutto, per i suoi servizi segreti, che davano la caccia a Lauro - diventato una specie di "primula rossa" dei suoi tempi - per mezza Europa. I giornali internazionali pubblicarono con grande rilievo, a tre giorni dalla sua incredibile impresa, la “Storia della mia morte", suscitando consenso e ammirazione. Ma quel gesto temerario, preparato con cura e determinazione, quel sacrificio di una giovane vita non produssero in Italia il risultato che Lauro aveva previsto e sperato. I giornali fascisti dedicarono al volo poche velenose righe. E non ci fu nessuna ribellione da parte della popolazione. Il nome e l’impresa di Lauro de Bosis furono rapidamente dimenticati, tranne nella stretta cerchia dei suoi amici esuli: Salvemini, Sturzo e pochi altri.

L'elogio della Presidenza

Un elaborato che è stato elogiato, attraverso una lettera inviata all'istituto, anche da Giovanni Grasso, giornalista, scrittore e autore televisivo italiano, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica e direttore dell'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica dal 2015. Ma non solo. Il docente Stefano Gelsomini ha raccontato il progetto in una diretta nazionale radiofonica della Rai. Il numero del giornalino del Fermi ha poi raccolto le testimonianze di guerra dei reduci romanesi.

La mappa della Resistenza

L'altra l’iniziativa è stata realizzata dagli studenti della classe 3A della scuola media Fermi con la professoressa Elena Cappelletti dal titolo "Le vie di Romano raccontano la Resistenza": aprendo un link dell'applicazione Google Earth, è infatti possibile localizzare le vie e i luoghi di Romano il cui nome è legata a persone o eventi della Resistenza. Selezionando il luogo desiderato, è possibile approfondire la storia dei personaggi o degli avvenimenti indicati, con testi e fotografie realizzati dagli studenti. Luoghi che domenica sono stati omaggiati dalle istituzioni, dalle Associazioni d’Arma, dall’Anpi e da tutti i cittadini e studenti che hanno partecipato al corteo per le celebrazioni del 77esimo anniversario della Liberazione.

La mappa realizzata dagli studenti dell'Istituto Enrico Fermi.
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