I conti in tasca alle associazioni: il 5 per mille dei volontari della Bassa

I conti in tasca alle associazioni: il 5 per mille dei volontari della Bassa
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Sembra un paradosso «fare i conti in tasca» ad associazioni che vivono molto spesso di volontariato. Eppure non lo è affatto: è al contrario un esercizio fondamentale, per cogliere alcuni dei trend in corso nel mondo del Terzo settore locale, e quindi per conoscere meglio - a volo d'uccello - l'universo sempre più variegato e multiforme dell'associazionismo. Ecco perché in questa inchiesta abbiamo rivelato un pezzo del "dietro le quinte" finanziario del Terzo settore della Bassa bergamasca: una colonna sempre più indispensabile per la tenuta del welfare nazionale e per la qualità della vita, soprattutto nei Comuni di provincia.

Cos'è il "5 per mille" e perché è importante

Il «5 per mille» è la quota dell'Irpef che ogni anno tutti i contribuenti sono tenuti a destinare, per legge, tramite la propria dichiarazione dei redditi, a enti o associazioni. Si tratta di un carburante di primaria importanza per i bilanci degli enti beneficiari, siano essi associazioni sportive dilettantistiche, fondazioni, associazioni di promozione sociale o anche enti pubblici come Comuni, musei, parchi o istituti di ricerca. Il numero delle scelte ottenute dai cittadini e il proporzionale volume di denaro erogato dallo Stato, è però anche un prezioso indicatore di quanto ciascuna di esse voglia e sappia promuoversi e farsi conoscere sul proprio territorio, superando - questo va detto - gli "steccati" spesso un po' autoreferenziali che molti volenterosissimi gruppi erigono attorno a sé e alle proprie attività. Ecco quindi i numeri del "5 per mille" di tutte le associazioni della Bassa bergamasca, che abbiamo attinto ed elaborato a partire da un enorme database nazionale curato dell'Agenzia delle Entrate. Senza stilare odiose e inutili classifiche, la fotografia scattata al Terzo settore della pianura bergamasca e cremasca mette così in luce non solo quali siano state, nel corso del 2024, le associazioni più «premiate» in termini di numeri dai contribuenti. Ma anche quali si sono distinte per vitalità e coinvolgimento dei soci, e quindi per comunicazione esterna e promozione delle proprie attività. Investimenti spesso ritenuti infruttuosi, dall'esercito silenzioso e solerte di migliaia di volontari, ma che invece, come dimostrano i dati, sono invece fondamentali.

Chi "vince"? La classifica delle associazioni locali

Le tre associazioni della Bassa bergamasca e dell'Alto cremasco che hanno incassato più scelte da parte dei cittadini, e quindi più denaro, sono nell'ordine "Il Villaggio della Gioia" di Castel Rozzone (che in questa classifica primeggia ormai da anni), e due associazioni che hanno sede a Rivolta d'Adda e Verdellino, ma lavorano a livello nazionale: My Everest e Support and sustain Children. La prima ha incassato in un solo anno oltre 44mila euro di 5 per mille, la seconda 38mila e la terza 37mila e 400.

Seguono molte realtà locali non necessariamente molto conosciute al grande pubblico: A Spirano ha sede "I gatti di Anna - Bergamo", associazione che si occupa di animali e che ha incassato oltre 27mila euro. A Treviglio, le associazioni più premiate sono state il Gruppo Tanzania e "Amici degli animali". Segue la conosciutissima Sacra Famiglia di Martinengo: la congregazione che gestisce il più importante campus scolastico paritario della Bassa è, prevedibilmente, nelle primissime postazioni.
Anche le fondazioni legate alla gestione di ospedali o case di riposo private sono molto "scelte": in questa classifica spicca il "Caimi" di Vailate, ma anche la "San Giuliano" di Ciserano, o la "Vaglietti Corsini" a Cologno. Tornando alle associazioni più note, tra le più scelte ci sono gli Amici di Gabry, che ha sede a Fara d'Adda e si occupa di oncologia, ma anche 1000 note per educare, sempre a Fara d'Adda.

Il derby dei Comuni

C'è però una gara nella gara, altrettanto interessante. Tra gli enti cui è possibile devolvere il 5 per mille ci sono infatti anche i Comuni (nella nostra tabella sono identificati con il nome del Comune). Anche qui le sorprese non mancano, perché quelli che hanno incassato più preferenze da parte dei propri cittadini non sono affatto necessariamente quelli - banalmente - più popolosi. Certo, è Treviglio che guida la classifica: il capoluogo della Bassa ha più che doppiato con 12mila e 700 euro incamerati il secondo classificato, ma nella top ten ci sono anche molti paesi tutt'altro che grandi. È il caso di Arcene, con 5000 euro, oppure di Spino d'Adda (4300), e poi Cologno al Serio e Rivolta d'Adda che battono una città grande il doppio di loro come Romano di Lombardia.

Le associazioni sportive

Se limitiamo invece l'analisi alle associazioni sportive dilettantistiche, ecco che le sorprese non mancano di nuovo. Le più premiate della zona sono la US Spinese dell'oratorio di Spino, che incassa quasi 6000 euro, seguita dalla Brignanese Calcio (prima però per numero di scelte) e dalla Polisportiva dell'oratorio di Bariano. Quarto posto per la benemerita Atletica Estrada, dal Gruppo Basket di Cologno al Serio e dal Bo.Co, la squadra di calcio di Boltiere. Tra gli sport meno mainstream, ecco che a Treviglio spicca la Asd Rugby Treviglio, prima società della città per importo erogato e seconda per scelte (dietro a Treviglio Pallavolo).

 

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