Vailate

Gli alunni incontrano lo scrittore Francesco Fadigati

Gli alunni di terza media della scuola vailatese hanno letto in classe "Ti aspetterò alla fine del mondo" e posto all'autore tantissime domande.

Gli alunni incontrano lo scrittore Francesco Fadigati
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Grande entusiasmo venerdì sera per l'incontro al centro civico fra gli alunni della terza media di Vailate e Francesco Fadigati, autore del libro "Ti aspetterò alla fine del mondo", candidato al Premio Strega ragazze e ragazzi.

L'incontro con Francesco Fadigati

La serata è stata organizzata dalle professoresse Tiziana Scarola e Annamaria Castelli, docenti di lettere alla Scuola Secondaria di I grado di Vailate, che hanno proposto ai propri alunni la lettura in classe dell'opera di Fadigati.
Alla serata hanno preso parte anche il sindaco Paolo Palladini e l'assessore ai Servizi scolastici, volontariato e realtà associative Cecilia Leoni.

"Ti aspetterò alla fine del mondo"

Oggi docenti, Scarola, Castelli e Fadigati hanno tutti e tre studiato all'Università Cattolica di Milano e a distanza di anni si sono ritrovati al centro civico comunale per un dialogo coi giovani lettori vailatesi, partendo dal romanzo che ha come protagonista Nic, un quindicenne costretto dalla pandemia alla didattica a distanza e a un'asfissiante convivenza con i familiari. Una storia in cui qualunque studente delle medie oggigiorno può rivedersi.

"Ogni anno proponiamo a ragazzi e ragazze almeno un libro, che l'insegnante legge ad alta voce in classe - ha spiegato Scarola - Per quest'anno mi ero messa alla ricerca di qualcosa di diverso, ma nonostante l'abbuffata di libri fatta in estate, non trovavo nulla che mi sembrasse adeguato al momento. Poi, a settembre, fra i libri della casa editrice San Paolo ho trovato questo romanzo di Francesco Fadigati. Così ho chiamato una nostra amica comune, ex compagna di università, che avendolo letto in anteprima mi ha consigliato caldamente di fare lo stesso".

Completamente stregata dal romanzo, la professoressa Scarola lo ha proposto agli alunni per le sessioni di lettura in classe, specie considerate le tematiche trattate nel libro, che gli studenti hanno vissuto sulla propria pelle durante i lockdown. Oltre alle insegnanti, la lettura ha colpito positivamente anche ragazzi e ragazze.

La serata come "momento di dialogo"

Il faccia a faccia con l'autore è stata la ciliegina sulla torta di un percorso che li ha visti accompagnare il protagonista nei suoi momenti di solitudine, scoperta e cambiamento.

"La serata è stata una grande occasione di dialogo, che i ragazzi hanno davvero apprezzato - ha aggiunto Scarola - Sicuramente è un'esperienza che ricorderanno, perché dialogare con l'autore ha dato un valore aggiunto all'esperienza di lettura. In preparazione all'incontro, gli studenti hanno svolto un tema e gli interrogativi contenuti negli elaborati sono stati la base per alcune domande che abbiamo poi rivolto all'autore. Domande che si sono susseguite per tutta la serata, al termine della quale, molti ragazzi avrebbero voluto restare per continuare a parlare con Francesco".

Le domande all'autore

Fra le domande ricorrenti, la principale nasceva dallo stupore per la capacità di immedesimazione dimostrata dall'autore, abile nel calarsi nei panni di un quindicenne alle prese con la pandemia. Anche il significato del titolo ha destato molti interrogativi. Cosa significa "Ti aspetterò alla fine del mondo"? A questa domanda, l'autore ha ricollegato un toccante aneddoto della giovinezza. Il significato va ricercato nel fatto che, nonostante le avversità che si incontrano nella vita, c'è sempre qualcuno che ci aspetta.
Unica domanda che non ha avuto risposta è se la storia di Nic avrà un seguito. L'autore ha detto di essere al lavoro sulle pagine di un nuovo libro, su cui al momento non ha rivelato ulteriori dettagli.

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