Caravaggio

Fontanile Cavour, via alla riqualificazione a Caravaggio

Dalla Regione un corposo finanziamento. Previsti nterventi di recupero dal punto di vista agronomico, paesaggistico, ambientale ed ecologico.

Fontanile Cavour, via alla riqualificazione a Caravaggio
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Regione Lombardia finanzia il progetto di riqualificazione idraulica e naturalistica del fontanile «Cavour» di Caravaggio con 74mila 521 euro (su 82mila 934 richiesti).

Fontanile Cavour: interventi di recupero

Gli interventi prevedono il recupero dal punto di vista agronomico, paesaggistico, ambientale ed ecologico.

"Ancora una volta la capacità di fare squadra con le istituzioni superiori si rivela fondamentale per intercettare le risorse necessarie per realizzare un progetto di grande valore ambientale - ha commentato il sindaco Claudio Bolandrini - Si provvederà a ripristinare l’ecosistema del fontanile a tutela del ricco patrimonio naturalistico locale, offrendo alla cittadinanza la possibilità di fruire di una nuova area verde sottratta al degrado e facilmente raggiungibile percorrendo il viale del Santuario. Al fontanile ritrovato si affiancherà il frutteto che sarà messo a dimora in autunno dove ora stanno fiorendo i tulipani piantati dall’Amministrazione. L’allestimento di pannelli esplicativi e l’organizzazione di visite guidate tematiche a potenziamento dell’attività didattica delle scuole del territorio contribuiranno alla formazione nelle nuove generazioni della sensibilità ambientale, fondamentale per una cittadinanza attiva e responsabile".

L’area naturalistica

È situata in prossimità del viale del Santuario, ha una superficie totale di circa 5.500 mq, la metà dei quali sono occupati dall’alveo bagnato del fontanile che presenta una lunghezza di circa 212 metri per una larghezza media pari a 13 m, la restante parte è costituita dalle sponde. L’intervento consentirebbe il ripristino della funzionalità idraulica, attraverso la quale sarebbe possibile riattivare il corridoio ecologico della roggia «Cavour», emissario della testa di fonte, che si snoda per diversi chilometri, attraversando ad ovest il territorio di Misano per poi confluire nella roggia «Babbiona» ivi presente: si incrementerebbe così il patrimonio di fontanili e sorgive, elemento di pregio del contesto ambientale locale che, purtroppo, nel tempo è andato scomparendo sia per la mancata manutenzione che per deliberate azioni di interramento ad uso agricolo.

L’intervento

Si procederà innanzitutto alla manutenzione dell’attuale vegetazione esistente, che si sviluppa su entrambe le sponde tramite la rimozione delle specie arbustive infestanti (principalmente rovi) e l’abbattimento selettivo degli alberi morti e pericolanti. Si passerà poi alla riqualificazione morfologica e all’assestamento e risagomatura delle sponde, attraverso l’asportazione di materiale terroso e fangoso dal fondo che sarà riallocato all’interno di un perimetro palificato così da ridurre la pendenza e limitare fenomeni di dissesto idrogeologico o di smottamento, che potrebbero compromettere la riuscita dell’intervento e la funzionalità del fontanile. Successivamente è prevista la realizzazione di un sentiero al piede della sponda sud, al di sopra della palificata, per consentire la fruizione, anche a scopo didattico, dell’area unitamente all’accesso degli operatori per le operazioni di manutenzione. Un parapetto in legno garantirà la sicura fruizione del sito. Le operazioni di ripristino della funzionalità idraulica avverranno una volta eseguiti i lavori di spurgo e di realizzazione delle opere di affrancamento spondale, e consisteranno nella posa di uno strato di circa 25 cm di ghiaia tonda da cava al di sopra di tutta la superficie della testa di fonte , oltre che nel posizionamento di 20 tubi emuntori di altezza variabile per intercettare l’acqua dalla falda.

La piantumazione

Per la riqualificazione della vegetazione si piantumeranno arbusti ed alberi. Sono previste ben 19 specie, di cui 6 a portamento arboreo e 13 a portamento arbustivo, che saranno messe a dimora solamente al piede della sponda o in aree in cui le altezze raggiunte a maturazione non costituiscano fonte di possibile interferenza con le infrastrutture adiacenti l’area. Per il rimboschimento saranno piantumati 180 alberi di carpino bianco, gelso, orniello, ciliegio selvatico e 270 arbusti di sambuco, crespino, lantana, pallon di maggio, evonimo, nocciolo, colutea, ligustro, azzeruolo, biancospino, pado, prugnolo e rosa selvatica. La fascia riparia sarà costituita invece da 68 alberi di ontano nero e salice bianco e da 102 arbusti di salice grigio, di ripa, rosso e da ceste. Complessivamente quasi 250 alberi e poco più di 370 arbusti nel tempo ricostituiranno un ecosistema di pregio popolato dalle specie faunistiche tipiche dei fontanili: l’airone cenerino, il germano reale, la gallinella d’acqua, il fagiano comune, il martin pescatore, l’allodola, la cornacchia grigia e la gazza, la lucertola muraiola e la biscia dal collare, la talpa europea, la rana verde e la rana di lataste, specie quest’ultima in declino tanto da essere considerata «vulnerabile» per lo stato di conservazione.

I fondi

La richiesta di contributo a fondo perduto inoltrata dall’Amministrazione comunale è stata accolta e il progetto, che ha durata triennale, è stato inserito nel Programma di Sviluppo Rurale (Psr) della Regione. Il costo complessivo si aggira intorno ai 300mila euro, sostenuto con le risorse regionali e con il fondo compensativo per lo stoccaggio di gas naturale di «Stogit Spa». Infatti il Comune, aderendo al Protocollo di collaborazione interistituzionale sottoscritto il 27 novembre 2020 tra Regione e Anci Lombardia - in riferimento alle attività di compensazione e riequilibrio ambientale da realizzarsi sui territori degli enti locali interessati dalle proroghe delle concessioni di stoccaggio del gas - ha già ottenuto 58mila 132 euro.

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