Rivolta d'Adda

È allarme per la raccolta abiti non autorizzata

Il vicesindaco Patrini: "Preserviamo la bontà dei cittadini dagli sciacalli del bisogno"

È allarme per la raccolta abiti non autorizzata
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L’Amministrazione comunale di Rivolta ha messo in guardia i suoi cittadini sulla raccolta indumenti usati a domicilio che ha preso piede sul territorio. Nei giorni scorsi infatti, erano stati avvistati in giro per la città, sulle porte e sulle mura degli edifici, diversi volantini che esortavano a donare vestiario, biancheria e accessori di ogni tipo riponendoli all’interno di un qualsiasi contenitore e lasciandoli all’esterno delle proprie dimore. Ma come ha fatto sapere il Comune, tale raccolta non ha mai ricevuto l’autorizzazione prevista dal Testo Unico Ambientale, pratica necessaria in quanto gli abiti usati sono da considerarsi rifiuti a tutti gli effetti.

L'allarme del sindaco: "Non depositate abiti usati"

Per questo, il sindaco Giovanni Sgroi e la sua squadra di collaboratori si sono affrettati a lanciare l’allarme attraverso un comunicato ufficiale con cui è stato chiesto ai rivoltani di non partecipare alla raccolta e di collaborare con le forze dell’ordine per favorire l’individuazione e la conseguente rimozione dei volantini incriminati. «Si invita la cittadinanza a non depositare all’esterno della propria abitazione alcun tipo di rifiuto tessile – ha scritto l’Amministrazione sui suoi canali social – e ad allertare immediatamente gli uffici della Polizia municipale, qualora notiate anche nei pressi del vostro domicilio volantini e/o annunci che invitano a conferire qualsivoglia tipo di rifiuto nelle forme e nei tempi diversi da quelli indicati nel calendario della raccolta differenziata».

Il giro di vite ha lo scopo di tutelare i cittadini che, secondo il Comune, «pensano di agire in buona fede, ma finiscono con l’alimentare inconsapevolmente il traffico di merce che viene poi rivenduta e rimessa sul mercato, senza alcuna tracciabilità e senza il corretto rispetto delle regole. E se la merce raccolta illegalmente non è adatta a esser rivenduta, viene abbandonata nei fossi e per le strade favorendo l’inquinamento».

Utilizzare solo il centro raccolta comunale o quello presso il supermercato U2

Per evitare di correre un rischio simile, è stato ricordato che su tutto il territorio «è consentito depositare gli abiti in buono stato e chiusi in sacchetti esclusivamente all’interno dei contenitori per la raccolta degli indumenti usati situati in piazzola ecologica oppure presso il supermercato U2».

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