Fara Gera d'Adda

Disordini fuori dal bar, giovane spintonato cade dalla scalinata

Disordini fuori da un bar di Fara Gera d'Adda, nella notte tra sabato e domenica. Un giovane, spintonato, è caduto dalle scale all'ingresso

Disordini fuori dal bar, giovane spintonato cade dalla scalinata
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Trambusto all’esterno dell’Autharit di Fara: scattano le denunce per quanto accaduto sabato scorso, 9 marzo, nella notte, tra il ventenne R.C. e un uomo di mezza età residente anch’egli in paese. Saranno le forze dell’ordine, nelle prossime settimane, a stabilire cosa sia successo  esattamente nella tarda serata, attorno all’una di notte, sulla soglia del bar dove, da un rimprovero effettuato da una delle lavoratrici a un giovane cliente, è scaturito un quarto d’ora di trambusto.

Il rimprovero per la porta danneggiata

Andando con ordine, secondo quanto raccontato dallo stesso R.C. (e confermato da un testimone suo amico presente al momento dei fatti), che si dichiara vittima d’aggressione e ha per questo sporto denuncia, tutto sarebbe nato da un equivoco:

"Stavo uscendo con i miei amici dal bar, quando un ragazzo dietro di me, che non conosco, ha sbattuto la porta violentemente, rompendola. La barista, insieme ad altre persone, ha allora rimproverato me dicendo che avrei dovuto risarcire il danno, ma non sono stato io e ho cercato di spiegarlo"

I toni della discussione si sono presto fatti coloriti, con risposte sgarbate di R.C. alla dipendente dell’attività commerciale. Nel frattempo un avventore del locale, un uomo di mezza età residente anch’egli a Fara, si è fatto avanti provocando verbalmente il giovane.

La provocazione e la spinta dalla scalinata

"Gli è arrivato a un centimetro dal volto continuando a ripetergli che avrebbe dovuto dare a lui i soldi per la riparazione della porta, e che l’avrebbe poi riparata lui. Continuava a ripeterglielo all’orecchio, e io ero accanto a loro. Vicino a noi anche la barista, che può confermare come sono andate le cose - ha raccontato uno dei testimoni -. Quando, dopo diversi minuti di provocazioni, R.C. gli ha risposto male mandandolo a quel paese, l’uomo l’ha spinto dalla scalinata d’ingresso del bar facendolo finire in un vaso con una pianta"

Da lì, mentre il ventenne era ancora a terra, è scaturito un parapiglia che ha visto coinvolti diversi clienti e l’artefice della spinta, che, pare, ha a sua volta sporto denuncia sostenendo una differente versione dei fatti.

15 giorni di prognosi, ma ciò che fa più male sono le voci in paese

R.C. intanto se l’è cavata con una prognosi di 15 giorni per un trauma alla caviglia e una contusione alla mano. Martedì mattina, accompagnato dalla madre, ha incontrato la ragazza del bar, con la quale si è scusato per le male parole (con lui si è scusata anche la madre, visibilmente contrita per il comportamento del giovane), mentre la barista - che ha per ora rifiutato di commentare pubblicamente l’accaduto -  ha confermato sia verbalmente che in un messaggio scritto in chat a R.C. come lui sia stato violento solo nei toni, ma non abbia mai dato segno di volerla aggredire fisicamente, diversamente da quanto gli viene attribuito da alcune malelingue in paese.

" Ciò che ha fatto più male a mio figlio non è stata la spinta o la caduta - ha sottolineato la madre di R.C. - ma le voci che sono poi circolate in paese di chi dice che lui volesse mettere le mani addosso alla ragazza, cosa smentita sia dai testimoni che dalla stessa giovane".

Il titolare dell’attività commerciale dove si è consumata l’aggressione, poi sfociata in una vera e propria rissa, dal canto suo non ha potuto rilasciare dichiarazioni dal momento che non era presente al momento dei fatti. Starà ora ai carabinieri verificare l’esatta dinamica di quanto accaduto e agire di conseguenza.

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