Rivolta

Bianca e Caterina, a Rivolta si festeggiano due inossidabili centenarie

Bianca ha compiuto un secolo di vita, Caterina ha raggiunto 101 anni.

Bianca e Caterina, a Rivolta si festeggiano due inossidabili centenarie
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Festa grande a Rivolta, in una settimana una coppia di centenarie ha celebrato con la famiglia l’invidiabile traguardo del secolo di vita. E anche di più.

Inossidabili centenarie

Le due decane hanno festeggiato con la famiglia e l’Amministrazione comunale ha inviato auguri e fiori. Il loro segreto? Autonomia e dinamismo, sferruzzare e godersi la buona tavola.

Bianca Ruggeri

La prima delle due a soffiare sulle sue 100 candeline è stata Bianca Ruggeri, che ha raggiunto il secolo di vita mercoledì della scorsa settimana.

"Rivoltana doc, prima di sette fratelli, si è sposata nel 1946 con mio padre, Innocente Prina, poi siamo nate io e mia sorella Franca - ha raccontato la figlia Angela - È rimasta vedova nel 1990 e la scorsa settimana ha festeggiato con noi e i nipoti. Fino a un paio d’anni fa era autonoma, adesso ha bisogno di una mano in seguito a un calcolo renale ma è sempre effervescente".

Quella di Bianca era una famiglia di agricoltori e da giovane lei ha sempre lavorato in filanda.

"Dopo il matrimonio è diventata casalinga ma non ha mai perso l’amore per il filo - ha continuato la figlia - adorava lavorare a maglia e a uncinetto. Un’altra passione era quella di fare assistenza infermieristica: faceva iniezioni e si occupava di parenti malati".

Socia Auser da 15 anni, è sempre stata indipendente e una buona forchetta, e ha raggiunto la sua veneranda età pur con un rene solo.

Caterina Misani

Una forza della natura anche Caterina Misani, per tutti Rina, che martedì sera ha festeggiato 101 anni davanti a una bella torta.

"I nonni erano agricoltori che venivano dalla montagna e lei è la prima di sei fratelli, l’unica rimasta, bella arzilla più che mai - ha affermato la figlia Maria Antonietta Olivari - vive ancora da sola, completamente autonoma".

Una donna dalla fibra d’acciaio, che da ragazza ha lavorato con i bachi da seta e come balia a Milano e poi, una volta sposata, è rimasta vedova due volte.

"Il primo marito l’aveva sposato in tempo di guerra e purtroppo venne ucciso - ha proseguito la donna - quindi ha sposato mio padre, Alessandro Olivari, ma è mancato a 50 anni. Io avevo 13 anni".

Colpi durissimi, che avrebbero potuto metterla in ginocchio, Caterina però non si è persa d’animo e ha ricominciato a lavorare come operaia in una ditta del paese, crescendo da sola la figlia. Anche lei adora la buona tavola e lavorare all’uncinetto.

"Mangia di tutto, anche la casöla e tutta una serie di piatti che cucina benissimo - ha sorriso - Per passare un po’ il tempo fa scialli all’uncinetto, per tutti. La salute è salda, prende solo la pastiglia per la pressione"

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