Comune a caccia di un partner per ristrutturare le vecchie scuole
L'Amministrazione comunale di Bariano ha emanato un avviso pubblico per trovare un partner privato che riqualifichi e gestisca l'immobile.

Continua l’iter per riqualificare le vecchie scuole di via Locatelli, emanato lunedì l’avviso pubblico per eventuali partner privati. Entro sessanta giorni il Comune di Bariano potrebbe valutare le proposte ricevute.
La via del partenariato pubblico-privato
Procede a passo spedito l’operazione di partenariato pubblico-privato che l’Amministrazione del sindaco Andrea Rota sta cercando di imbastire per recuperare alla comunità il vecchio immobile vicino al municipio, adibito inizialmente a edificio scolastico e sede, fino al 2020, del comando di Polizia locale. Dopo il passaggio in Consiglio del mese scorso, ecco dunque che lunedì mattina l’ente pubblico ha emanato un avviso alla ricerca di soggetti privati interessati a farsi carico dell’intervento.
Nello specifico, come spiegato all’interno del documento e già annunciato da Rota nelle scorse settimane, l’Amministrazione intende valorizzare l’immobile affidandone la conduzione a soggetti che possano condurvi investimenti per implementarvi nuovi servizi e garantirne la fruibilità alla popolazione; un privato, insomma, che possa sostenere i lavori di riqualificazione dell’edificio e se ne accolli i costi di gestione in un’ottica imprenditoriale. I soggetti interessati potranno dunque, nei sessanta giorni a partire da lunedì, presentare uno studio di fattibilità corredato da un piano economico-finanziario di gestione, da cui le parti potranno partire per negoziare modifiche e migliorie. Saranno prese in considerazione dal Comune, nello specifico, attività di tipo sociale e aggregativo, di interesse generale relativo all’istruzione, la formazione o lo sport, all’integrazione sociale e a prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, ma anche servizi di natura commerciale con possibilità di destinazioni d’uso a servizi. Il privato si farà dunque carico della gestione integrale dell’immobile, che gli verrà concesso per un tempo da stabilire (presumibilmente di almeno vent’anni, affinché l’investimento iniziale abbia un ritorno economico per la controparte, ndr).
Entro due mesi la valutazione dei progetti
Entro sessanta giorni, dunque, la Giunta potrebbe trovarsi in mano almeno una o più proposte di recupero dello stabile, tra le quali avrà modo di valutare la più vantaggiosa e congeniale alle proprie intenzioni. Successivamente avrà avvio la trattativa prima della stipula dell’accordo, con cui Rota e i suoi sperano di dare nuova vita a un guscio vuoto ormai da troppo tempo nel pieno centro del paese.