Rivolta

Colombi vince contro l'embolia: la rinascita alla mezza maratona di Napoli

L'ex numero 10 della Rivoltana Calcio aveva subito un ricovero di 12 giorni, sette dei quali in Rianimazione, per un'embolia e un arresto cardiaco

Colombi vince contro l'embolia: la rinascita alla mezza maratona di Napoli
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Dopo il ricovero in ospedale Fabio Colombi, ex numero 10 della Rivoltana Calcio, torna in pista. Il suo non è un ritorno qualunque, la decisione di gareggiare in una maratona è un esempio di coraggio e determinazione. Domenica scorsa, in mattinata, il 64enne rivoltano è ritornato «in pista» per la «Napoli City Half Marathon», come tesserato del Camisano Running, dopo un grave problema di salute che lo aveva colpito circa un anno fa.

La rinascita di Fabio Colombi

Un’embolia e un arresto cardiaco l’avevano costretto infatti ad un ricovero di 12 giorni al nosocomio di San Donato, sette dei quali nel reparto di Rianimazione.

«È da due mesi che mi sto preparando a questa mezza maratona - ha raccontato il podista - era un mio grande desiderio parteciparvi anche se ho avuto diversi impedimenti: prima il Covid e poi i miei problemi di salute. Ora finalmente ci sono riuscito e mi sembra di aver realizzato un sogno. Appena ho avuto il via libera dei medici ho iniziato ad allenarmi e sono venuto a Napoli ad iscrivermi. Con costanza e con coraggio, ma sempre con il consenso dei medici, sono riuscito a tagliare questo traguardo e per me è stata davvero una grande soddisfazione personale».

La mezza maratona di Napoli

La mezza maratona è stata conclusa da Colombi in 2.20’34’ e ha rappresentato per l’ex bandiera del calcio rivoltano una vera e propria scommessa con se stesso: ha dimostrato la capacità di superare la malattia e, in secondo luogo, che anche a 64 anni non esistono limiti per realizzare i propri traguardi e i propri sogni. Basta crederci fino in fondo. Colombi è un nome molto amato nell’ambito del calcio rivoltano, come giocatore ma anche come allenatore nelle categorie dilettantistiche.
Dopo la pensione si è trasferito in Liguria con la moglie Raffaella e la figlia Giulia ma non ha mai dimenticato le sue origini e il paese da cui molto ha ricevuto e a cui lui ha sempre dato tanto a livello sportivo e umano. E anche in terra ligure la sua anima sportiva non si è mai fermata: è stato allenatore della società calcistica di Albissola e attualmente collabora con l’associazione sportiva dilettantistica Eunike, specializzata in Sport Unificato e attività per bambini, ragazzi e adulti con disabilità. Qui si occupa di allenare i ragazzi «speciali» con la  consueta passione di sempre e con un valore aggiunto, perché lo sport è visto come un importante strumento di inclusione.

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