Calvenzano

Case comunali, l'Ambito chiede aiuto a Regione per le manutenzioni straordinarie

Il paese ha oltre 50 alloggi, ma le assegnazioni avvengono su graduatorie territoriali e spesso i nuovi residenti vanno a ricadere sui Servizi sociali del Comune

Case comunali, l'Ambito chiede aiuto a Regione per le manutenzioni straordinarie
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Il nodo delle case comunali, entrate ormai nelle graduatorie di gestione a livello regionale. Ne ha parlato in Consiglio comunale a Calvenzano il sindaco Fabio Ferla, durante una variazione di Bilancio nella quale il Comune ha investito più di 10mila euro per la sostituzione di due caldaie. I Comuni, a livello di Ambito di Treviglio, si stanno muovendo per chiedere a Regione Lombardia una compartecipazione sui costi di gestione degli immobili.

Case comunali, gli Enti pronti a rivolgersi a Regione Lombardia

Il Comune di Calvenzano, nell’ultima manovra a livello di Bilancio di previsione, ha stanziato più di 10mila euro per la sostituzione di due caldaie nelle case comunali. Un intervento di manutenzione straordinaria su edifici pubblici che ha però sollevato una questione da tempo finita sotto l’attenzione dei Comuni che fanno parte dell’Ambito di Treviglio. Ne ha parlato in Aula lunedì sera il sindaco Fabio Ferla.

"A livello di Comuni che fanno parte del nostro ambito si sta valutando di scrivere, attraverso l’Anci (l’Associazione nazionale comuni italiani, ndr) o direttamente a Regione Lombardia, perché la questione delle case comunali, per alcune realtà può diventare un problema a livello di gestione - ha spiegato entrando nel merito della questione -. Sul tema delle case comunali ci sarebbe da aprire una parentesi enorme, perché anche a livello di Ambito di Treviglio, con gli altri diciassette Comuni, stiamo cercando di preparare un documento da presentare, o attraverso l’Anci o direttamente a Regione Lombardia all’assessorato di competenza, o a tutti e due gli Enti, per richiamare l’attenzione su quella che è la normativa sull’abitare che ha portato Regione Lombardia, in sostanza, usiamo un termine improprio ma che fa capire la situazione, a incamerare quelle che erano le cosiddette case comunali. Continuiamo a chiamarle case comunali, ma in realtà sono all’interno della rete regionale degli alloggi e quindi sono rese disponibili al territorio, non soltanto alla popolazione residente (nel Comune, ndr)".

I Comuni chiedono la compartecipazione sulle spese straordinarie

Di fronte a questa situazione i Comuni fanno un appello a Regione.

"Intendiamo fare presente a Regione, e come Ambito lo abbiamo fatto, che va trovato il modo per la concorrenza delle spese anche su altri Comuni. Perché, ad esempio, all’interno dell’Ambito di Treviglio nei 18 Comuni abbiamo Comuni che non hanno case comunali. Quindi, i cittadini di quei Comuni quando partecipano al bando che è territoriale necessariamente non troveranno casa nel loro Comune. Il problema, però, non è questo: sappiamo benissimo che dietro al nucleo familiare che chiede un’abitazione comunale normalmente ci sta un problema di natura sociale e che quindi va in carico poi al Comune di (nuova, ndr) residenza. Capite bene - ha aggiunto il primo cittadino in Aula - che un Comune come Calvenzano, che è un unicum a livello regionale, perché non esiste un altro Comune che in proporzione alla popolazione ha così tanti alloggi: noi superiamo le 50 unità abitative su 4mila abitanti. Quindi, il richiamo iniziale è stato quello di dire: ok, tu come Comune non puoi essere obbligato a costruire delle residenze comunali, però siccome il tuo cittadino può andare a beneficiare di un servizio che è dato da un altro Comune che è in rete sul territorio, compartecipi come minimo alla gestione delle spese. Il problema è che è difficile andare a definire quelle che sono le caratteristiche per stabilire un quantum di compartecipazione".

A questo punto la soluzione intravista, a livello di Ambito territoriale è stata un’altra.

"Quella di rivolgerci a Regione Lombardia che ha tanti problemi, ma nessuno di natura economica e dire che, dal momento che queste case sono gestite in un ordine regionale, alla stregua delle case dell’Aler - ha chiosato il primo cittadino di Calvenzano - a questo punto, come per le case dell’Aler Regione Lombardia cura, o dovrebbe curare, la manutenzione straordinaria degli immobili, anche queste case te le cediamo volentieri. Anche perché, ogni due per tre, queste (riferito ai 10mila euro per le caldaie, ndr) sono le spese che vanno ad incidere sul Bilancio comunale e tra l’altro, spesso e non volentieri, improvvisamente e senza una possibilità di una pianificazione degli interventi".

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