Fornovo

Cantiere aperto in via Matteotti, centro storico pedonalizzato

Lo stop ai veicoli durerà per circa due mesi, viabilità stravolta. Timori tra i commercianti per un possibile calo delle attività. La farmacia punta sulle consegne a domicilio

Cantiere aperto in via Matteotti, centro storico pedonalizzato
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Ha preso il via lunedì nel pomeriggio il cantiere per la riqualificazione della rete fognaria e dell'acquedotto lungo via Matteotti, a Fornovo, e per circa due mesi il centro storico non sarà percorribile dai veicoli. Un disagio a livello viabilistico - la chiusura riguarda il tratto tra via Circonvallazione e il ponte sulla roggia Rino - che nelle scorse settimane aveva sollevato malumore tra residenti e commercianti del centro.

Il cantiere in centro storico, stop alle auto per circa due mesi

Lasciate alle spalle le polemiche e i malumori per i disagi che un cantiere così impattante avrà, per circa due mesi, con la viabilità interrotta in centro storico a Fornovo, lunedì ha aperto il cantiere per i lavori dei sottoservizi della rete fognaria e dell’acquedotto, lungo la via Matteotti, dall’incrocio con la via Circonvallazione e il ponte sulla Roggia Rino. Tutta la via del centro, di fatto, da qualche giorno è percorribile solo a piedi e in bicicletta, lungo i passaggi predisposti dagli addetti delle ditte che stanno svolgendo i lavori. Un’apposita ordinanza, poi, ha modificato temporaneamente grossa parte della viabilità del paese che, con la chiusura del ponticello sulla roggia Rino è rimasto "spaccato" in due tra la zona ovest e la zona est.

"Qualche cittadino scontento che si è lamentato, lunedì all’apertura del cantiere, c’è stato - ha spiegato il sindaco Fabio Carminati -. In generale, però, la gente ha reagito in modo propositivo, accogliendo la richiesta di portare pazienza e di dialogare con gli uffici comunali e con gli addetti delle ditte impegnati sul cantiere per ridurre al minimo i disagi legati ad un intervento così impattante quanto necessario sulle reti di acquedotto e fognatura del centro storico del nostro paese".

Il sindaco e l’Amministrazione, sempre lunedì, ha incontrato un gruppo di cittadini residenti in via Matteotti, costretti a lasciare le proprie automobili all’esterno dell’area cantiere per l’impossibilità di transitare in centro.

"L’incontro è servito per dare ulteriori chiarimenti sugli stalli di sosta che hanno a disposizione - ha aggiunto il primo cittadino - Ci sono quelli in piazza San Giovanni, all’asilo Bietti, e cercheremo di metterne a disposizione altri nell’area delle ex scuole".

A scuola a piedi o in bici e per i lavoratori un modulo "giustificativo"

Nell’impossibilità di raggiungere il plesso scolastico che ospita la Primaria e la Secondaria di primo grado, in piazza, arrivandoci in auto, alunni e genitori hanno fatto di necessità virtù.

"A scuola, la mattina, c’è chi va a piedi e chi va in bicicletta, passando lungo i percorsi ciclopedonali ai margini dell’area cantiere - ha sottolineato il sindaco Carminati -. Una volta che la strada sarà conclusa, con il senso unico e la nuova pavimentazione lungo via Matteotti ci saranno dei percorsi dedicati alla mobilità dolce come previsto nel progetto dell’intervento".

E per andare incontro a coloro che lavorano e che rischiano di far tardi sul posto di lavoro, avendo la necessità di accompagnare a piedi a scuola i propri figli, il Comune ha predisposto un modulo che, per i prossimi due mesi, attesta come i possibili ritardi siano da ascrivere al divieto di transito dei veicoli nella zona della scuola e all’obbligo per il lavorato di percorrere "strade alternative esterne all’abitato" per recarsi appunto sul posto di lavoro.

"E’ un documento in più - ha spiegato il sindaco - che, unito all’ordinanza che modifica per tutta la durata del cantiere la viabilità del paese, può servire a giustificare il lavoratore in caso di arrivo in ritardo sul posto di lavoro, qualora il datore o l’azienda sollevino delle contestazioni".

I timori dei commercianti, la farmacia punta sulla consegna a domicilio

piazzetta Eroi di Nassiryia
Piazzetta Eroi di Nassiryia dove si trova la farmacia

La via Matteotti chiusa al transito dei veicoli, causa cantiere sui sottoservizi, per circa due mesi e con la viabilità del centro stravolta da cambi nel senso di marcia, sensi unici alternati gestiti da semafori e quant’altro rischia di mettere in crisi le attività commerciali. Era uno dei timori emersi dalla riunioni svolte nelle scorse settimana tra i commercianti del centro, anche con l’Amministrazione comunale: il rischio di perdere quei clienti, occasionali o meno, abituati a spostarsi in macchina per fare le proprie commissioni nei negozi del paese. Qualcuno rinuncerà ad andare al bar, dal panettiere, dalla parrucchiera o anche in farmacia, non riuscendo a raggiungere le attività, se non parcheggiando all’esterno del centro storico e arrivandoci a piedi. E c’è chi, come la farmacia della dottoressa Elena Bianchi - situata al piano rialzato nel complesso in piazzetta Eroi di Nassiriya - si è prontamente organizzato, attivando le consegne gratuite a domicilio dei farmaci, sia per i residenti di Fornovo che dei paesi limitrofi. Un servizio che la farmacia ha attivato già da lunedì 5 marzo e che, come spiega la locandina, proseguirà sino a fine lavori. Per usufruire del servizio è possibile contattare al telefono e via WhatsApp la farmacia allo 036357610 o via mail scrivendo a m.aiolfi@tiscali.it. Gli ordini ricevuti vengono consegnati nelle 24-48 ore successive ed è richiesto il pagamento in contanti. Nella locandina la farmacia ha tenuto a rassicurare la clientela che sarà regolarmente aperta e raggiungibile a piedi da via Matteotti, mentre in auto passando da via Breda e via Vittorio Emanuele II.

"Di fronte a quello che può diventare un disagio per la clientela e un problema per l’attività, la farmacia con la consegna a domicilio dei farmaci ha scelto di ovviare ai possibili disagi, creati dal cantiere, per la propria clientela - ha sottolineato il sindaco Fabio Carminati -. Credo e spero che anche altre attività commerciali fornovesi seguiranno questo esempio. E’ quanto è stato fatto durante il periodo del lockdown, quando i cittadini non potevano uscire di casa per la pandemia da Covid-19, e i negozi per lavorare hanno dovuto attivarsi con le consegne a domicilio".

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