Bonificati il boschetto e la roggia da 20 metri cubi di rifiuti
L'Amministrazione comunale e l'Impresa Bergamelli giovedì sono intervenuti nell'area verde lungo una strada poderale laterale alla sp 130

Una zona sensibile per la piaga dell'abbandono di rifiuti, giovedì lungo la sp 130 è stata bonificata - da Comune e Impresa Bergamelli - un'area verde, tra un boschetto e una roggia irrigua, da 20 metri cubi di materiale sversato nel corso di un decennio. Il sindaco Mario Donadoni: "Ora la zona sarà vigilata con le foto-trappole".
Raccolti venti metri cubi di rifiuti nell'ambiente
Sotto lo strato di terreno c’erano rifiuti stratificati, abbandonati da anni, di ogni genere che avevano fatto dall’area verde e del boschetto all’imbocco di una strada poderale, laterale alla sp 130 (la via per Cascine San Pietro), una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. Giovedì mattina il Comune e l’Impresa Bergamelli di Nembro - proprietaria dell’area boschiva - sono intervenuti per una bonifica completa.
"L’impresa ci ha dato la massima collaborazione e solidarietà, perché anche loro come il Comune di Casirate sono parte offesa da questo scempio ambientale, mettendo a disposizione i loro mezzi per la raccolta e lo smaltimento a loro cura di tutto il materiale trovato - ha spiegato il sindaco Mario Donadoni che ha partecipato alle operazioni di bonifica - Stiamo parlando di 20 metri cubi di rifiuti, una cinquantina di sacchi oltre a calcinacci ed altri materiali di scarto edile. La parte più vecchia dei materiali raccolti, tra lattine, vetro, spazzatura di casa, rimasugli di pranzi o cene, materiale tessile e altro ancora probabilmente risale a dieci anni fa. C’erano materiali stratificati sotto rami, foglie e terra così che siamo stati costretti a scavare per farli emergere e rimuoverli".
















I rifiuti "emersi" durante la pulizia della roggia
La gravità della situazione è emersa quando il Consorzio ha iniziato la pulizia della roggia irrigua.
"I rifiuti erano stratificati nel letto della roggia, coperti da erba, rami e fronde - ha proseguito il primo cittadino -. Quando hanno iniziato a ripulire sono riemersi dal terreno e ce lo hanno segnalato".
L’Amministrazione di Casirate, dopo un sopralluogo, ha preso contatti con l’Impresa Bergamelli che ha dato corso alla bonifica.
"Ora è tutto ripulito, lo abbiamo fatto “di fino” arrivando a raccogliere anche la singola cartaccia, sia nel boschetto che lungo il cavo irriguo - ha concluso il sindaco Mario Donadoni -. La strada poderale è una via di accesso all’area verde di pregio della Foresta di Pianura e del Bosco Tondo e vogliamo che sia aperta e frequentata da chi vuole fare una passeggiata nella natura. Utilizzeremo, quindi, le foto-trappole per tenere monitorata l’area e scongiurare che simili episodi di abbandono rimangano impuniti".
Foto-trappole contro l'abbandono, un'ordinanza anche a Calvenzano
Il Comune di Calvenzano per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e per garantire la salubrità e il decoro dell’ambiente si affida anche agli strumenti tecnologici, le cosiddette foto-trappole, per individuare e sanzionare i responsabili di simili atti, dando un supporto al lavoro degli agenti di Polizia locale. Il primo passa era stato compiuto approvando in Consiglio comunale una modifica al Regolamento di igiene urbana che introduceva la possibilità di utilizzare le foto-trappole al preciso scopo di contrastare il fenomeno del "littering" (abbandono dei rifiuti) sul territorio, stabilendo anche quando si configurano situazioni sanzionabili con una semplice multa, da quegli abbandoni che possono essere perseguiti per Legge come reati penali. Ora è stato il sindaco Fabio Ferla ad emanare un’ordinanza che disciplina l’utilizzo degli strumenti tecnologici al preciso scopo di monitorare le aree - presso le isole ecologiche; nei pressi dei cestini stradali oltre alle aree interessate dal ripetuto abbandono dei rifiuti quali cimiteri, posteggi, piste ciclabili, parchi, giardini, aree decentrate in genere - a fini di prevenzione e di accertamento di violazioni in materia di abbandono di rifiuti. L’ordinanza stabilisce anche che il soggetto autorizzato al trattamento dei dati personali, dei soggetti ripresi con immagini o filmati dalle telecamere mobili, sia il dirigente responsabile del servizio di Polizia locale che nomina gli incaricati a visionare immagini e video stessi; stabilisce le modalità e i tempi di conservazione delle riprese (su supporti esterni, generalmente conservate per 7 giorni), anche per le eventuali necessità delle autorità giudiziarie in caso di reati di tipo ambientale, oltre ai diritti degli interessati che vengono fotografati o ripresi a conoscere come e per quali ragioni vengono utilizzati i loro dati personali.
"L’ordinanza è un documento necessario per tutelare la privacy di terze persone che vengono riprese dalle foto-trappole in uso dagli agenti della Polizia locale - ha spiegato il sindaco Ferla -, ma allo stesso tempo dà alla Polizia locale uno strumento tecnologico indispensabile ad agevolare il lavoro di controllo e prevenzione sul territorio anche al di fuori degli orari di servizio degli agenti".