Caravaggio

Bcc interessata al Conventino

L'edificio della parrocchia, del valore di circa un milione di euro, è vuoto da tempo e la parrocchia vuole venderlo al più presto

Bcc interessata al Conventino
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L’ex Conventino in vendita interessa alla Bcc Carvaggio e Cremasco. Il presidente Giorgio Merigo non nasconde che l’istituto di credito sta facendo le sue valutazioni circa l’acquisizione dell’immobile di via Prata che, dopo il trasloco della scuola elementare paritaria nello stabile in via Guzzasete, è rimasta pressoché vuota.

Ex Conventino sul mercato

Il tema era emerso in un’intervista al sacerdote pubblicata dal nostro settimanale lo scorso numero, in merito alle ultime clamorose scelte della diocesi di Milano rispetto alla gestione del patrimonio in suo possesso, e quelle della diocesi di Cremona, a cui appartiene la parrocchia di Caravaggio.

"Nella diocesi cremonese non ci si è ancora posti una questione formale - aveva spiegato - anche perché per ora da noi la questione riguarda soprattutto le case parrocchiali dove il sacerdote non c’è più. Nello specifico però, per quanto riguarda la situazione caravaggina, se trovo qualcuno che compra l’ex Conventino vendo domani mattina. Ora nell’edificio si fa catechismo perché non è più utilizzato dalla scuola elementare e il “San Luigi” non è ancora pronto. Nel progetto parrocchiale quella struttura non serve. La destinazione è per servizio pubblico ma nel momento cui ci fosse un interessamento e si volesse farne altro potremmo interloquire con il Comune, per vedere se è disposto a un cambio di destinazione d’uso. Si tratterebbe di capire l’intenzione dell’investitore. Potrebbe essere un’immobiliare interessata a farci degli appartamenti. Vero è che chi viene a vivere in città pare sia orientato più alla villetta con giardino, mentre quello dell’ex Conventino è un fabbricato storico in centro. Tuttavia potrebbe essere appetibile per anziani che non ce la fanno a tenere il verde e a cui basta una casa più piccola. Il valore su per giù si attesta intorno al milione di euro ma la cifra poi si discute. Quel che è certo è che la parrocchia è disponibile a dismettere l’uso di quell’ambiente. Avendo investito, e non poco sull’oratorio, tutto si concentra lì".

Ora, visto che il mutuo per finanziare la riqualificazione del San Luigi la parrocchia lo ha acceso con la Bcc, e visti i principi dell’insegnamento sociale cristiano e della cooperazione sui quali la banca è stata fondata, non è difficile immaginare un interessamento verso lo stabile. Anche perché nel 2003 aveva dato vita a un sodalizio con la parrocchia che ha portato alla costituzione della Fondazione Don Pidrì e Don Pierino e a ristrutturare l’ex orfanotrofio di don Pierino Crispiatico - che dal 2004 ospita la scuola media La Sorgente e che poi nel 2014 ha accolto anche la primaria Conventino - in occasione del centenario della sua fondazione, ravvisando fra i suoi obiettivi quello di dare continuità e sviluppo alla formazione scolastica dei giovani.

 

L'interesse della Bcc

L’idea di entrare in possesso dell’immobile di via Prata in realtà nasce da lontano, se ne vociferava già con gli ex presidenti Riccardo Formento e Carlo Mangoni, ma oggi l’operazione avrebbe una doppia valenza: acquisire il grosso edificio in centro città consentirebbe alla parrocchia di decurtare le rate del mutuo dell’oratorio e alla banca di incassare e destinare l’immobile ai suoi fini statutari.

"Siamo attenti alla questione - ha affermato Merigo - vedremo di parlarne anzitutto con la parrocchia. Certamente è un fabbricato che merita di essere recuperato per la comunità, ma come istituto di credito cooperativa abbiamo vincoli e non possiamo intervenire direttamente non essendo un immobile strumentale alla banca(quindi non destinato all’attività bancaria o a favore dei soci ndr.)".

E qui potrebbe entrare in gioco ancora una volta la Fondazione Don Pierino e Don Pidrì.

"Anche la fondazione è sottoposta a vincoli - ha concluso - ma stiamo studiando come muoverci".

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