Il caso

Area pubblica non più edificabile: spunta un ricorso alla Corte dei Conti

Il tracciato dell’elettrodotto Terna è stato modificato e rende inutilizzabile il terreno di proprietà di Treviglio e Caravaggio

Area pubblica non più edificabile: spunta un ricorso alla Corte dei Conti
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Un esposto alla Corte dei Conti per la perdita di edificabilità dell'area pubblica a sud della BreBeMi, di proprietà dei Comuni di Treviglio e Caravaggio, su cui era stata ipotizzata la costruzione del nuovo palazzetto dello sport e degli spettacoli da parte del "Gruppo Mascio".

Area pubblica

Nel febbraio del 2024 era stato il "Comitato Città dell’Adda" di Treviglio a lanciare la proposta di realizzare la struttura nell'area pubblica in questione (progetto poi tramontato per il trasferimento degli interessi di "Mascio" verso Orzinuovi). E lo stesso Comitato, giusto un anno fa, aveva poi sollevato il caso dell’elettrodotto "Terna" Chiari-Cassano d’Adda, il cui tracciato era stato spostato dal percorso originario, a nord della Brebemi, al terreno pubblico in questione, pregiudicandone così l’utilizzo (nella foto di copertina, in rosso, il tracciato della linea dell'alta tensione; in arancio quello della Brebemi).

L'esposto

Ora si scopre che un privato cittadino ha presentato un ricorso alla Corte dei Conti per la perdita di inedificabilità dell’area pubblica, il cui valore viene stimato attorno ai 4 milioni di euro.

"Ci è stata data comunicazione, confermata da documenti riservati che al momento non possiamo pubblicare, che è stato presentato un esposto alla Procura Regionale Lombarda della Corte dei Conti per presunto danno erariale - ha rivelato Roberto Fabbrucci, portavoce di Città dell’Adda - Nell'esposto si chiede di verificare comportamenti e procedure in occasione della modifica del tracciato dell'elettrodotto Terna. Quest'ultimo, originariamente previsto su un fondo agricolo privato, è stato deviato sulle aree di proprietà dei Comuni di Treviglio e Caravaggio. Questi terreni, edificabili per servizi di interesse collettivo, come alberghi, centri commerciali e strutture pubbliche, in pratica non lo sono più poiché la linea di alta tensione comporta una fascia di inedificabilità larga 100 metri".

Un anno fa il primo campanello d'allarme

Come detto, la vicenda era diventata di dominio pubblico già nell’aprile dello scorso anno, quando ci fu il primo campanello d’allarme da parte del Comitato, che pubblicamente sollecitò le due amministrazioni comunali a correre ai ripari celermente per evitare una perdita economica.

"E invece nessuno ha fatto niente a quanto pare, nemmeno i consiglieri di opposizione di Treviglio a cui ci eravamo rivolti - ha riferito Fabbrucci - Da quanto abbiamo appurato, sulla modifica del tracciato c’erano stati dei ricorsi da parte dell’Amministrazione comunale, tra cui anche durante il commissariamento seguito alle dimissioni dell’allora sindaco Giuseppe Pezzoni. Abbiamo interessato anche le minoranze, ma a quanto pare nemmeno a loro la questione ha suscitato interesse. Sta di fatto che Treviglio e Caravaggio hanno perso un’area pubblica preziosa, che si trova nelle immediate vicinanze del casello autostradale".

Il tracciato modificato

In effetti, come avevano illustrato lo scorso anno i membri di Città dell’Adda, i piloni dell’alta tensione corrono infatti a nord dell’autostrada Brebemi, tranne che per un breve tratto proprio a ridosso dell'area pubblica in questione, che prevede lo scavalco dell’autostrada e della Tav, il collocamento a sud delle due infrastrutture di sei piloni e poi il ritorno a nord. Una modifica che, inizialmente, sembrava dovuta alla vicinanza del polo scolastico "Archimede" che, tuttavia, si trova a oltre cento metri distanza. In realtà, a quanto trapelato, lo spostamento del tracciato sarebbe avvenuto a causa di un ricorso presentato dal proprietario di una delle aree su cui avrebbero dovuto essere dislocati i piloni.

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