Anche Treviglio dice addio a padre Giovanni Castagna
Fu membro e superiore della comunità dei Padri bianchi di viale Merisio. Aveva 88 anni

Anche Treviglio dice addio a padre Giovanni Castagna. Ottantotto anni, membro e poi superiore della congregazione dei Padri Bianchi. È scomparso nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio 2025, a Urgnano. Della sua lunga vita, ha trascorso complessivamente 64 anni da missionario, in Italia, Burundi, Kenya e Tanzania. Dal 2005, per una quindicina di anni, è stato anche Superiore della comunità dei padri bianchi di Treviglio, che ha sede in viale Merisio e di cui aveva fatto parte anche in gioventù.
Padre Giovanni, una vita tra i Missionari d'Africa
Padre Giovanni era nato a Civate (Lecco) nel 1936, primo di diversi fratelli. Dopo gli studi al Collegio Volta di Lecco, entrò nel Seminario di Venegono. Qui, affascinato dall’incontro di un missionario dei Missionari d’Africa, decise di partire per Parella, in provincia di Ivrea, dove frequentò il liceo classico. Partì quindi, giovanissimo, per l’Algeria, e poi si trasferì in Tunisia a causa della guerra d'indipendenza dalla Francia (1954-1962). Studiò al Noviziato, e quindi intraprese il corso triennale di Teologia. Nel ’60 fu ordinato sacerdote nel Duomo di Como. Fu indirizzato alla laurea in Lettere Antiche, per insegnare nel seminario dei Padri Bianchi, prima a Treviglio appunto e poi a Verona. Dopo alcuni anni da insegnante di Greco e Latino, partì finalmente per la Missione in Africa, prima a Mukenke e poi a Kibumbu (in Burundi), dove rimase sino 1985. Coinvolto in due periodi di massacri fra Tutsi e Hutu, vi rimase fino alla sua espulsione dal paese per aver denunciato con decisione dal pulpito le ultime uccisioni.
La direzione di "Africa"
Tornato in Italia, fu incaricato della direzione della rivista "Africa", pubblicata a livello nazionale dai Padri Bianchi. Divenne anche superiore della Provincia Italiana della congregazione, e poi inviato come superiore della Casa Generalizia dell’Ordine a Roma. Poi, di nuovo in missione, stavolta in Tanzania. Poi di nuovo in Italia e ancora più avanti in Africa, stavolta in una missione in Kenia, nella periferia di Nairobi. E poi di nuovo, con un ulteriore trasferimento, sull’Isola di Pemba, nell’Oceano Indiano. Qui rimase alcuni anni finché una malattia agli occhi, che l'aveva colpito qualche anno prima, non lo costrinse a tornare in Italia.
A Treviglio come superiore
Tornò proprio a Treviglio, e anzi divenne superiore della Casa dei Padri Bianchi cittadina il 15 ottobre 2005. Restò in città per più di quindici anni. Una brutta caduta durante gli anni del Covid lo costrinse nel 2021 ad un ricovero d’urgenza e ad un anno di stop forzato. Dopo le lunghe cure tornò a Treviglio per un breve periodo, ma dovette presto ritirarsi. Ricoverato di nuovo, dopo un anno e mezzo di malattia, padre Giovanni si è spento all’età di 88 anni.
Durante la malattia, così lo ricordano amici e confratelli, ripeteva spesso il motto swaili "Pole Pole", che significa "Adagio adagio". "Oltre alla conoscenza dell’italiano, del greco e del latino, parlava infatti correntemente il francese, l’inglese, il kirundi, il swaili e un po’ di arabo. "Un uomo, padre Giovanni, che ha dedicato sino in fondo la vita alle missioni d’Africa, com’era stato il suo primo sogno da ragazzo".
Domani i funerali a Civate, dov'era nato
"Esprimo le mie condoglianze e la vicinanza di tutta l’Amministrazione ai familiari di padre Giovanni Castagna, uno dei tanti sacerdoti originari del nostro paese che ci ha lasciato. Una perdita che si somma ad altri lutti importanti che la nostra comunità ha purtroppo subìto in questi primi mesi dell’anno". Questo, come riporta Prima Lecco, il ricordo che di lui ha tracciato il sindaco di Civate Angelo Isella. Con lui anche la Parrocchia di Civate: "La nostra comunità si stringe attorno a lui, ai suoi familiari e ai suoi confratelli per accompagnarlo alla Casa del Padre". Domani, sabato 22 febbraio, alle 16 si terrà il funerale nella chiesa parrocchiale dei Santi Vito e Modesto, celebrato da padre Giovanni Marchetti, superiore provinciale.
Chi sono i Padri Bianchi
I Missionari d'Africa sono un movimento ecclesiale nato negli anni Sessanta dell'Ottocento in Nord Africa, fondato da Carlo Marziale Allemand Lavigerie. Sono chiamati Padri Bianchi per la lunga tunica bianca (gandura) che costituisce il loro abito "ufficiale", con il mantello bianco leggermente adattato (burnus) tipico dell’abbigliamento maschile maghrebino. Aprirono il loro seminario minore a Treviglio nel 1953, aprendo ad un percorso di convivenza con la Comunità pastorale cittadina che dura ormai da sette decenni. Oggi la città ospita la Casa Provincializia della congregazione.