Calvenzano

Alla Rsa Maria Immacolata arriva l'intelligenza artificiale

Il sistema di monitoraggio "Ancelia" attraverso sensori tecnologicamente avanzati monitora 24 ore su 24 gli ospiti della casa albergo

Alla Rsa Maria Immacolata arriva l'intelligenza artificiale
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E' attivo da fine settembre alla casa albergo "Maria Immacolata" di Calvenzano il sistema di intelligenza artificiale "Ancelia" che, attraverso sensori tecnologicamente avanzati monitora ventiquattr'ore al giorno gli ospiti nel loro letto. A presentare la novità è stato il direttore Luca Viganò questa mattina nella Rsa di via Brassolino.

L'intelligenza artificiale alla casa albergo "Maria Immacolata"

L’intelligenza artificiale a supporto della cura degli ospiti e del lavoro degli operatori nella Residenza sanitaria assistita "Maria Immacolata", per tutti in paese la "Casa albergo". E’ un progetto da 120mila euro che la Fondazione che gestisce la struttura di via Brassolino 6 ha deciso a fine 2022 - usufruendo del credito di imposta permesso dai fondi "Industria 4.0" - e che è entrato in funzione a fine settembre.
Il sistema si chiama "Ancelia" e lo ha illustrato oggi il direttore operativo Luca Viganò.

"Si tratta di un progetto tecnologico che va a sostegno di una maggiore assistenza e cura verso gli ospiti della casa e in aiuto al lavoro che svolgono assistenti, Oss, infermieri e medici - ha spiegato Viganò -. Si tratta, in concreto, di un sensore installato per ciascuno dei 79 posti letto presenti nella struttura (47 dei quali contrattualizzati con Regione Lombardia, ndr) che monitora 24 ore su 24 l’ospite in stanza. Soprattutto la notte dà un grosso aiuto agli operatori di turno, avvisando tempestivamente con un alert sul tablet, a cui i sensori sono collegati, se l’ospite ad esempio abbandona il letto. Quindi maggiore sicurezza e copertura. Il software fornisce poi tutte le informazioni sull’ospite allettato: quanto tempo dorme su un lato piuttosto che l’altro, se si gira nel letto in autonomia prevenendo così la formazione di piaghe da decubito, se si agita nel sonno o se abbandona il letto. Con questi dati si può anche andare a migliorare la cura terapeutica somministrata. Abbiamo notato, ad esempio, che tolte le spondine dal letto si sono ridotte del 20% le cadute perché si evita che l’ospite provi a scavalcarle".

In vista altri investimenti tecnologici per la "casa"

Gli investimenti tecnologici sulla casa albergo "Maria Immacolata", decisi dal Cda della Fondazione, non si fermano qui.

"Dopo “Ancelia” è stato deciso l’aggiornamento del software gestionale per le cartelle sanitarie - ha proseguito il direttore Viganò -. Altro importante investimento, da 200mila euro circa, che verrà fatto speriamo a inizio 2024 è l’installazione dell’armadio farmaceutico robotizzato che ci porterà diversi vantaggi. Un risparmio di tempo per l’operatore che, oggi, impiega circa tre ore o tre ore e mezza di tempo per la preparazione delle terapie. L’armadio provvederà a questo dando una preparazione tracciata: una bustina con un QR code che conterrà nome dell’ospite, reparto, forma e quantità del medicinale che viene somministrato. Scansionato quello e il corrispettivo sul braccialetto che l’ospite indossa, l’infermiere potrà vedere se la terapia è giusta o se il medico, nel frattempo, ha variato le prescrizioni. Anche in questo caso avremo un risparmio di tempo per gli infermieri che così ne avranno di più per occuparsi di altre eventuali necessità degli ospiti".

Attualmente la cooperativa che opera all’interno della casa albergo è formata da 55 operatori tra infermieri, Oss, medici, impiegati e addetti alla cucina.

"Questi importanti investimenti voluti dal Cda portano la “casa” a guardare al futuro, dopo il periodo di impasse dovuto alla pandemia, rendendola “appetibile” anche agli operatori socio sanitari - ha concluso il direttore Luca Viganò -. C’è la volontà di riattivare il Centro diurno, aperto a gennaio 2020 e chiuso causa Covid e ci piacerebbe sperimentare la realtà virtuale per gli ospiti allettati: far vivere loro, attraverso un visore ottico, un esperienza virtuale ad esempio attraverso Google Heart una passeggiate nei luoghi dove sono nati, o su una spiaggia o in una foresta".

Storia e numeri della casa albergo "Maria Immacolata"

La casa albergo "Maria Immacolata" di Calvenzano è stata fondata nel 1958 da Battistina Viganò per dare assistenza agli anziani del paese. Inizialmente la struttura ospita 30 posti letto, saliti a 60 con l’ampliamento del 1968. Nel 1988 la "Signorina" costituisce l’attuale Cooperativa, Onlus, denominata "Casa Albergo Maria Immacolata". Nel febbraio del 1994, costituisce la "Fondazione Maria Immacolata di Calvenzano Onlus" per garantire, sotto la tutela del Vescovo di Cremona, la destinazione, secondo le finalità da lei dettate nello statuto, del patrimonio affidatole negli anni dai benefattori. Nel 2011 si conclude il programma di ristrutturazione ed ampliamento, avviato nel 2004, portando i posti letti a 79 (47 contrattualizzati con Regione Lombardia). La "casa" accoglie prioritariamente i residenti in paese, ma ha ampliato il suo raggio anche ai territori limitrofi.

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