Seriate

Al "Bolognini" il Pronto soccorso diventa "smart"

L’applicativo MyTravelCare si è dimostrato un’opportunità nel settore dell’emergenza, favorendo l’accesso dell’utente.

Al "Bolognini" il Pronto soccorso diventa "smart"
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Si è conclusa con numeri positivi, la prima fase del progetto destinato a “digitalizzare” i percorsi di accesso al Pronto soccorso dell'ospedale "Bolognini" di Seriate, nato dalla collaborazione tra Asst Bergamo Est, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB Onlus) e Università degli Studi di Bergamo.

L’applicativo MyTravelCare si è dimostrato un’opportunità nel settore dell’emergenza, favorendo l’accesso dell’utente, valorizzando le moli dei dati dei sistemi informativi del pronto soccorso, volti a migliorarne l’organizzazione.

Riscontro positivo per i pazienti

Sono ben 310 i pazienti maggiorenni (pari al 75%) dell’ospedale Bolognini di Seriare che dal 15 giugno al 14 settembre,  hanno utilizzato MyTravelCare, fornendo informazioni sui propri sintomi e sui farmaci e patologie, ritenendo lo strumenti utile e facile. Il totem è stato utilizzato anche da moltissimi stranieri. I dati statistici riportano che il 71% dei pazienti risultava vaccinato al Covid-19 e il 10% aveva viaggiato all’estero nel mese precedente alla compilazione il cui 20% in un paese extraeuropeo. Più del 90% degli intervistati ha ritenuto l’applicazione facile da usare e il 100% degli stranieri l’ha ritenuta utile per la facilitare l’interazione con il personale.

L'obiettivo del progetto

La prima fase si è conclusa il 30 settembre, il suo obiettivo era quello di valutare la potenzialità di digitalizzazione degli accessi al Pronto soccorso tramite un totem che parla 8 lingue e che permette agli utenti in codice verde o bianco di registrarsi. La nascita di questa innovazione viene dall’impulso dell’evento pandemico, al fine di ridurre i rischi di contagio liberando risorse per nuove attività.

Come funziona

Il paziente con l’aiuto dell’ingegner Alice Ubiali, studentessa magistrale in Ingegneria delle Tecnologie della Salute presso l’Università degli Studi di Bergamo, inserisce i propri dati generali, stile di vita e informazioni sugli ultimi dati, farmaci, allergie, per offrire una completa informativa al personale sanitario, inserendo in una sezione dedicata anche i dati e i sintomi per i quali ci si è recati al Pronto soccorso. Il totem inoltre prevede una sezione dedicata sempre multilingua per la compilazione dell’autocertificazione COVID.

“Voglio evidenziare - ha dichiarato il dottor Francesco Locati, Direttore Generale ASST Bergamo Est, l’utilità di tale strumento nella fase di Triage, soprattutto per la popolazione straniera che si rivolge ai nostri ospedali. La barriera linguistica è ancora un limite, non sempre di facile risoluzione, e la possibilità di raccogliere ulteriori dati sanitari nel momento dell’accesso non può che facilitare l’approccio al paziente e alla sua malattia, per una presa in carico globale. La digitalizzazione della sanità è uno degli obiettivi inseriti dal Governo nel Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa approvato dal Consiglio dei Ministri che destina alla sanità più di 15 miliardi di euro da suddividere in due ambiti principali: assistenza di prossimità e telemedicina; innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’assistenza. Si intende da un lato dare impulso alla sanità digitale, disporre di soluzioni digitali per piani di presa in carico multidisciplinari e multiprofessionali in grado di integrare processi di cura ed assistenza, nonché di supportare la vicinanza e la comunicazione alle persone, e dall’altro realizzare ospedali sicuri, tecnologici, digitali e sostenibili, con azioni miranti all’ammodernamento tecnologico delle strutture ospedaliere con particolare riferimento alle attrezzature di alta tecnologia e ad altri interventi orientati alla digitalizzazione delle strutture sanitari. Il contesto di piena collaborazione in cui ha preso vita questa prima fase di sperimentazione e l’imprescindibile spinta verso la digitalizzazione rappresentano il punto di partenza per lo sviluppo e la diffusione sul territorio di un nuovo modello integrato di presa in carico del paziente”.

"Auspichiamo l'estensione a livello regionale"

I risultati saranno resi noti anche al “Forum Internazionale on Quality and Safety in Healthcare” in un programma a Gothenburg (Svezia) nel marzo 2022. Organizzato dal Birtish Medical Journal e da “Institute for healthcare Improvement” di Boston.

"Dopo questa felice sperimentazione - ha aggiunto il presidente di FERB Franco Cammarota - auspichiamo che si possa procedere a un’estensione dell’uso a livello regionale per rinnovare l’eccellenza del nostro servizio grazie all’uso delle nuove tecnologie”.

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