Treviglio

Addio alla storica custode delle scuole Mozzi Angela Ravasi

Per decenni si è occupata del plesso della Primaria della zona nord 

Addio alla storica custode delle scuole Mozzi Angela Ravasi
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Poteva essere definita la mamma delle elementari «Mozzi» di Treviglio. Colei che ha cresciuto generazioni di bambini che hanno frequentato le aule di via Vespucci.
E' mancata settimana scorsa Angela Ravasi, la storica custode della scuola della Zona Nord. Aveva 90 anni e da anni aveva passato il «testimone» alla figlia Mariarosa Marta. Ma lei, finché le forze glielo hanno permesso, vigilava e supervisionava tutto dalla sua seggiola in cima alla scalinata e volentieri scambiava due parole con i «suoi» ex bambini che, diventati adulti, accompagnavano a scuola i figli.

Per decenni al plesso della zona nord

«Era benvoluta da tutti - ha sottolineato il figlio Luigi Marta - Basti pensare alle decine di persone che sono venuti a farci a visita per portarci il loro cordoglio. Del resto mia madre ha abitato nella scuola Mozzi per oltre 40 anni, quindi ha visto crescere migliaia di bambini».
Angela Ravasi e il marito Bernardo Marta si trasferirono nell’alloggio riservato al custode della scuola di Vespucci nel 1980, assieme ai loro cinque figli (oltre a Mariarosa e Luigi, c’erano anche Francesca, Maurizio e Antonella, quest’ultima deceduta nel 2014 a causa di un tumore fulminante). Ufficialmente, il custode e bidello era il capofamiglia, ma alla morte di quest’ultimo, nel 1987, le redini passarono nelle mani di Angela.

Una famiglia per la scuola Mozzi

«Anche noi figli collaboravamo - ha proseguito Luigi Marta - Io stesso, tuttora, mi occupo di tenere in ordine il giardino, raccolgo le cartacce, faccio qualche lavoretto. Si può dire che la scuola Mozzi sia stata la nostra casa e tutti i bambini che ci sono passati facevano un po’ parte della nostra famiglia». Chi l’ha frequentata ricorderà in fatti il ruolo di «chioccia» di Angela Ravasi. Fino a qualche anno fa, quando un bambino non si sentiva bene veniva mandato da Angela che amorevolmente preparava un tè caldo o una camomilla. E lei, come una nonna, li coccolava e li consolava. «Le volevano tutti bene - ha sottolineato ancora il figlio - e lei aveva sempre una buona parola per tutti».
Nativa della frazione Battaglie (il fratello Attilio era il custode dei due gelsi secolari), Angela Ravasi prima di sposarsi lavorava nei campi. Poi il matrimonio, i figli e il trasferimento nella «sua» scuola. Scuola che, pandemia permettendo, riaprirà a settembre. Ma sicuramente sembrerà un po’ più vuota. Soprattutto quella seggiola da cui Angela teneva tutto sotto controllo.

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