Pandino

Rimpatriata mezzo secolo dopo il diploma alla Scuola Casearia

Gli studenti della classe terza del 1973 si sono ritrovati domenica 9 luglio al ristorante Ad Convivim, tra nostalgia e tanti ricordi.

Rimpatriata mezzo secolo dopo il diploma alla Scuola Casearia
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Gli studenti della classe terza della Scuola Casearia di Pandino, diplomatisi nel lontano 1973, si ritrovano dopo mezzo secolo... ma lo spirito non è cambiato.

Rimpatriata dopo mezzo secolo

Domenica 9 luglio gli ex compagni di classe della terza, diplomatisi alla Scuola Caseria nel 1973, si sono ritrovati a Pandino in occasione del 50esimo anniversario dal diploma. La giovinezza, le avventure vissute insieme, le speranze per il futuro e poi la vita che passa, senza più rivedersi. Eppure i ricordi non sbiadiscono, i sentimenti restano immutati e nasce l'idea di festeggiare l'amicizia nata sui banchi di scuola nei tre anni di permanenza nella scuola che già allora era un'istituzione, tanto che a frequentarla c'erano ragazzi provenienti oltre che dalla provincia di Cremona anche da Mantova, Verona, Milano, Novara, Como. Una bella rimpatriata organizzata al ristorante pandinese Ad Conviuvium, in cui Cesare Facchetti, Fausto Bini, Tullio Rigoldi, Primo Bragalanti, Marco Palin, Flavio Urso, Walter Cremonesi, Francesco Rancati, Marco Capelli, Fausto Bozio e Antonio Giovanni Demartis si sono finalmente riabbracciati e hanno potuto raccontarsi, scambiarsi ricordi, esperienze professionali e di vita.

"Sempre amici"

Per quei ragazzi quelli della scuola furono anni molto costruttivi umanamente e professionalmente e conservano gelosamente la foto ricordo di quel 1973, scattata davanti al maestoso castello visconteo, in cui accanto a loro c'era il maestro Daniele Scotti, ma anche Raffaele Ghisolfi e Mauro Rancati, scomparsi. Lori Coltro, Marco Marafetti e Tullio Riboli invece non hanno potuto prendere parte la ritrovo. Il motto della classe: "Sempre amici" è stato ribadito da Demartis durante un commosso discorso durante il pranzo.

"Cari sempre amici, “finalmente”ci siamo ritrovati, vi esprimo la mia gioia per aver accettato di ricordare quel periodo che nella memoria è stato un saluto e un arrivederci. Tre anni passati insieme e poi ognuno verso il proprio destino, con il diploma sotto braccio e con la prerogativa di essere diventati uomini prima del tempo. Con un miscuglio di vita da militare, regole severe e sana vivacità adolescenziale ci siamo ritrovati dopo il diploma a percorrere le strade della vita, con i nostri sogni e le nostre ambizioni. Oggi, dopo 50 anni, sembrerebbe che siamo arrivati al traguardo o magari ci siamo solo fermati a ripensare a quei bei giorni di gioventù. Perdonatemi se azzero i nostri vissuti di carriere e non carriere e vi richiamo a quello che eravamo: “una squadra di affiatati studenti” che, uniti da chissà quale strano destino, oggi si ritrovano alla pari, con il diploma di “pensionati” per ricordare un'esperienza indimenticabile che neanche mezzo secolo ha cancellato. Cari amici, vi chiedo simbolicamente di brindare alla scuola che ci ha fatto incontrare, ai nostri amici che oggi non sono presenti, in particolare a quelli che hanno lasciato la vita terrena, e a noi qui presenti con l'augurio di tanta salute. Ricordiamo oggi le  origini del nostro primo incontro che ci ha permesso di ritrovarci sempre amici".

Rimpatriata

Il gruppo si è lasciato con la promessa di rincontrarsi almeno una volta all’anno.

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