L'estetica del sorriso come funzione
Risponde l'esperto - Informazione pubblicitaria.
La sesta puntata di una rubrica mensile a cura del dottor Fabio Colombelli, dentista di Treviglio. Ogni mese, un quesito sanitario sulla salute della bocca e dei denti, cui risponde l’esperto e titolare degli studi dentistici di Peschiera Borromeo e di Casirate.
Dillo con un sorriso
La bocca, i denti e i tessuti periorali non solo partecipano alla funzione masticatoria, respiratoria e fonatoria, ma sono anche i principali responsabili della funzione comunicativa. Una persona vitale, serena, in salute, comunica al mondo esterno e alle persone con cui si mette quotidianamente in relazione tramite il proprio sorriso. La comunicazione diventa, in caso di una dentatura in ordine ed in salute, trasmissione verso l’esterno di sensazioni positive convincenti e rassicuranti, elementi questi che permettono di acquisire fascino nei confronti di chi funge da interlocutore.
La funzione estetica
Chi possiede una dentatura in ordine è portato a sorridere spesso, a trascorrere quindi una vita sociale più serena di chi invece ha denti sgradevoli allo sguardo e che di conseguenza tende a nascondere. Lo stesso Freud considerò nei suoi studi il sorriso come il mezzo più piacevole per soddisfare gli impulsi e allontanare le inibizioni interne. Manca quindi da citare tra le funzioni all’inizio attribuite a bocca e denti, quella che solo recentemente è stata definita come tale: la funzione estetica.
È innegabile che nella società occidentale nella quale viviamo la valenza estetica diventa funzione. Questo per l’alta socialità che ci si trova a dover quotidianamente affrontare, considerando gli alti canoni estetici che il mondo esterno richiede ad ognuno di noi più o meno indirettamente. Che questo sia giusto o solo una esagerata deviazione della nostra civiltà può essere un interessante oggetto di discussione per sociologi e filosofi moderni. È però chiaro che essendo questa la condizione da affrontare per ognuno di noi, situazioni di disarmonia, disordine, discromia dentale, se non addirittura di edentulia (mancanza di denti) in zone esteticamente rilevanti nella bocca, possano pregiudicare una corretta socialità dell’individuo, che si trova in imbarazzo nell’affrontare il mondo esterno a 360° e che può ripiegare su una chiusura della propria modalità di comunicazione.
Le soluzioni
Ecco perché oggi, chi si rivolge al dentista, spesso non si accontenta più del solo risultato funzionale masticatorio. La riabilitazione, sia di modesta che di grande entità, non può prescindere dal conseguimento di un miglioramento estetico. Spesso il problema estetico è più semplice da risolvere di quanto si possa pensare. Altre volte la soluzione è invece più complessa, ma difficilmente insormontabile.
Detartrasi (pulizia dei denti con eliminazione del tartaro); tecniche di sbiancamento (nei casi indicati); ricostruzioni estetiche dei denti compromessi da carie, traumi, fratture; ricostruzioni protesiche con corone o faccette in ceramica, ripristino di denti mancanti con impianti osteointegrati in titanio e ricoperture protesiche fisse adeguate, sono tutte terapie che risolvono gli enormi problemi che il paziente vive in termini di funzionalità estetica della propria bocca.
Tali terapie vengono eseguite quotidianamente negli studi odontoiatrici. È allora importante rivolgersi ad un odontoiatra qualificato per una corretta valutazione del caso senza rimandare troppo, prima che il problema estetico (che può evolvere e peggiorare nel tempo) diventi anche un problema di socialità, abbassando quindi la propria qualità della vita.
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