Romano

“I custodi dei sapori del Parco”, alla scoperta dell’eccellenza enogastronomica lungo il fiume

Giovedì pomeriggio nella sala consiliare di Cologno al Serio è stata presentata la guida“I custodi dei sapori del Parco” - Alla scoperta delle aziende agricole, degli agriturismi, degli spacci aziendali agricoli e della ristorazione tradizionale.

“I custodi dei sapori del Parco”, alla scoperta dell’eccellenza enogastronomica lungo il fiume
Pubblicato:

Giovedì pomeriggio nella sala consiliare di Cologno al Serio è stata presentata la guida“I custodi dei sapori del Parco” - Alla scoperta delle aziende agricole, degli agriturismi, degli spacci aziendali agricoli e della ristorazione tradizionale.

I custodi dei sapori del parco

Giovedì pomeriggio nella sala consiliare di Cologno al Serio è stata presentata la guida “I custodi dei sapori del Parco” - Alla scoperta delle aziende agricole, degli agriturismi, degli spacci aziendali agricoli e della ristorazione tradizionale. Si tratta di una pubblicazione realizzata dal Parco Regionale del Serio, per promuovere i prodotti, delle aziende, degli agriturismi, dei ristoranti e delle trattorie, identificate quali custodi dei sapori del Parco. Accanto al presidente Basilio Monaci e alla direttrice Laura Comandulli, c'erano sindaci del territorio, tra i quali, Chiara Drago, sindaca di Cologno e consigliera provinciale con delega a pianificazione urbanistica e pianura, Amilcare Signorelli sindaco di Morengo, i rappresentanti dei comuni di Fornovo eUrgnano ed una delegazione di titolari delle aziende coinvolte.“Con questa pubblicazione abbiamo inteso porre l’attenzione sui prodotti agroalimentari del sistema marchio del Parco del Serio - ha detto il presidente del Parco Serio, Basilio Monaci, - e su tutte quelle attività correlate che sono caratterizzate dalla sostenibilità dei processi produttivi, dalle tradizioni gastronomiche, dalla filiera corta, dalla sicurezza alimentare valorizzate soprattutto dalla benevolenza delle preziose acque del fiume Serio”.

La guida

Il progetto “I custodi dei sapori del parco” è iniziativa che si integra con il “Marchio dei prodotti del Parco”, attivo da anni e che coinvolge aziende agrarie che attuano una produzione agricola biologica o una produzione agricola integrata e che svolgono attività agricola e di trasformazione agroalimentare entro i confini territoriali del Parco del Serio. Ma cosa si intende quando si parla di aziende a marchio Parco del Serio? Si tratta di realtà che producono seguendo tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, adottano buone pratiche dello sviluppo sostenibile e sono rispettose del benessere animale e della tutela paesaggistica: persone, aziende, comunità, patrimoni ambientali, tradizioni, storia ed innovazione, che caratterizzano l’area del Parco del Serio e rappresentano una ricchezza da conoscere e valorizzare, che custodiscono, con il loro impegno, il gusto caratteristico del Parco. Il progetto presentato giovedì si pone l’obiettivo di creare un sistema relazionale tra i vari soggetti all’interno del territorio, al fine di valorizzarne gli aspetti agroalimentari ed ambientali. Territorio di competenza è stato specificato nel corso della presentazione del progetto è quello dell’area protetta e delle aree adiacenti e contigue, compresi i più significativi centri storici dei comuni facenti parte del territorio del Parco.

Le aree coinvolte

I numeri de “I custodi dei sapori del Parco” includono: 15 aziende agricole, 8 agriturismi, 7 apicoltori, ma anche una bottega alimentare, la sede di Crema dell’Istituto Agrario “Stanga”, il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca (DABB), la rete Campagna Amica di Coldiretti, l’Associazione Bontà Cremasche, l’Associazione “Le Terre del Cremasco”, il costituendo Distretto Cremasco del cibo.Sono state ricomprese nel sistema anche le aree dei P.L.I.S. (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) collegati al Parco del Serio: P.L.I.S. dei Fontanili di Capralba, P.L.I.S. del Liteggio e dei fontanili di Cologno al Serio e il P.L.I.S. del Serio Morto. Le aziende agricole e quelle con spacci aziendali aderenti al progetto, si impegnano ad implementare azioni annuali di tipo ambientale; gli agriturismi si impegnano ad utilizzare, per le loro preparazioni, alimenti prodotti dalle aziende agricole aderenti al marchio o al progetto “I custodi dei sapori del Parco”, al fine di presentare nei rispettivi menù un piatto tipico della cucina bergamasca o cremasca, impegnandosi altresì ad implementare azioni di tipo ambientale. Anche ristoranti e trattorie all’interno dell’area del progetto sono degli importanti attori e, come gli agriturismi, dovranno impegnarsi ad utilizzare alimenti prodotti dalle aziende del sistema e offrire piatti tipici della cucina locale.“Viaggiare significa scoprire luoghi, storia e tradizione – ha detto la direttrice del Parco Laura Comandulli – e le aree protette, qui dietro l’angolo, sono un luogo ideale per poter partire alla scoperta di castelli, chiesette, opere di ingegneria idraulica, paesaggi e lavoro dei campi”. In altri termini, per la direttrice Comandulli, in questo ambito, viaggiare fa rima con “turismo responsabile, curioso, ma rispettoso delle comunità che ci ospitano, del paesaggio naturale e costruito, delle bellezze storiche, artistiche e architettoniche. Per questo il Parco del Serio con la pubblicazione presentata giovedì intende mettere a disposizione di tutti, gli strumenti per poter conoscere il territorio protetto dal Parco cercando di accompagnare i visitatori “in punta di piedi” lungo le rive del fiume".

Seguici sui nostri canali