Ghisalba

Cancellato lo scuolabus dal Comune, ci penseranno i genitori volontari

L’idea del "car pooling" è arrivata dopo che l’Amministrazione comunale ha deciso di interrompere l’esperienza dello scuolabus.

Cancellato lo scuolabus dal Comune, ci penseranno i genitori volontari
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Stop allo scuolabus, a portare gli alunni a scuola ci penseranno i genitori volontari. L’Amministrazione comunale di Ghisalba, visti i problemi relativi al Bilancio, ha deciso di mettere da parte lo scuolabus, decidendo così di puntare sul "car pooling".

Il "car pooling"

ll "car pooling", anche chiamato covetturaggio indica una modalità di  trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto: nello specifico, auto dei genitori che si occuperanno di portare i ragazzi a scuola. L’idea è quindi quella di creare una rete di volontari disposti a portare gli alunni a scuola, senza più dover ricorrere al servizio dello scuolabus. La nuova modalità di trasporto scolastico, che il prossimo anno scolastico partirà in forma del tutto sperimentale, è riservata agli allunni che frequentano la primaria e la secondaria.

Basta scuolabus

L’idea del "car pooling" è arrivata dopo che l’Amministrazione comunale ha deciso di interrompere l’esperienza dello scuolabus. Il contratto con la ditta del servizio dello scuolabus scaduto a fine giugno non è stato rinnovato per due ragioni: la prima relativa ai problemi di Bilancio, la seconda per le norme di sicurezza relative al Covid-19. L’Amministrazione Conti si è dovuta quindi rimboccare le maniche e cercare una soluzione alternativa, individuata nel car pooling. Il Comune infatti non era più in grado di sostenere il costo per attivare il servizio di trasporto scolastico senza chiedere una compartecipazione da parte delle famiglie, che in termini numerici avrebbe significato una spesa di 1300 euro l’anno per nucleo familiare.

Progetto nella fase iniziale

Il progetto del car pooling è al momento nella sua prima fase. Ad oggi, il progetto è stato presentato ai rappresentanti dei genitori dei due istituti scolastici. Per ora sembra che i genitori abbiano colto l’iniziativa in maniera positiva. E’ necessario, sicuramente, discostarsi dalla mentalità di un servizio di trasporto classico, per accettare invece un servizio gestito da volontari, frutto di cooperazione tra i genitori, primi interessati affinché questo sistema di trasporto si concretizzi.

Un riconoscimento per i genitori

L’idea dell’Amministrazione comunale è comunque quella di dare un riconoscimento, ancora non quantificato, né specificato, per chi decide di mettersi in gioco in questa esperienza. Il servizio comunque avrà un costo, questa è la stima provvisoria della Giunta Conti, e sarà pari a circa 13mila euro. Una cifra non trascurabile, ma sicuramente inferiore a quanto sarebbe costato il trasporto tramite un’agenzia di trasporto privato (circa un quinto rispetto al costo iniziale).

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