CasaPound dopo lo stupro: "Ora basta"

Il dito è puntato, ancora una volta, contro le cooperative che gestiscono l'accoglienza dei richiedenti asilo proprio come quella di Fontanella

CasaPound dopo lo stupro: "Ora basta"
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Dopo lo stupro nel centro di accoglienza a Fontanella, avvenuto mercoledì scorso, CasaPound ha voluto dire la sua "urlando" un messaggio attraverso striscioni affissi in diversi paesi della Bassa: "Ora basta".

“Refugees not welcome”

“Refugees not welcome”, “Basta centri d’accoglienza”, “Ora basta profughi”. È quanto si legge sugli striscioni affissi da CasaPound Bergamo in vari paesi della Bassa Bergamasca, dopo la violenza consumata ai danni di un'operatrice culturale di 26 anni alla Cascina Fenatica di Fontanella.
“Ancora una volta ci troviamo di fronte ai frutti dell’accoglienza indiscriminata: fra i finti profughi – si legge in una nota del movimento - si nascondono veri criminali, senza che da parte delle autorità italiane vi sia un controllo. In Italia arriva di tutto: arrivano i due richiedenti asilo che hanno salvato l’operatrice, ma arrivano anche il suo stupratore e quelli come lui, di cui le cronache sono piene. Quando scopriamo la differenza è già troppo tardi”.

Striscioni CasaPound dopo lo stupro di Fontanella

Stop al business

Il dito è puntato, ancora una volta, contro le cooperative che gestiscono quello che ormai è l'"affare accoglienza".
“Il filtro – conclude Cpi Bergamo - deve essere a monte: chi è un vero profugo viene accolto; tutti gli altri no. La libertà degli italiani di vivere serenamente a casa loro non può essere svenduta per far ingrassare i signori dell’accoglienza e il loro business”.

Striscioni CasaPound dopo lo stupro di Fontanella

 

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