Pensionata sventa una truffa telefonica da 35mila euro
Dopo l'intervento la donna ha formalizzato la denuncia ai carabinieri di Camisano: sono in corso le indagini per risalire ai responsabili

di Sara Barbieri
Una telefonata ingannevole poteva trasformarsi in una tragedia finanziaria per una pensionata di Sergnano, vittima di un sofisticato tentativo di truffa telefonica. Ma la sua prontezza nel chiedere aiuto e l’intervento tempestivo dei carabinieri hanno evitato che 35mila euro finissero nelle mani sbagliate.
La telefonata dai finti carabinieri
Tutto è iniziato da una telefonata ricevuta dalla donna da parte di un numero di cellulare. Dall’altro capo del telefono, un uomo che ha finto di appartenente a un inesistente nucleo antifrode dei carabinieri di Cremona. Il falso operatore ha intimato alla donna di effettuare due bonifici per un totale di 35mila euro, spacciandoli come necessari per bloccare una presunta indagine in corso a suo carico. Spaventata all’idea di incorrere in guai giudiziari, la donna si è recata in banca e ha eseguito i bonifici, utilizzando come causale l’acquisto di mobili, su consiglio del truffatore, per non insospettire il personale bancario.
Insospettita chiede l'intervento dell'Arma
Tuttavia, anziché chiudere la comunicazione con i truffatori, la pensionata ha fatto una mossa decisiva: ha contattato la centrale operativa dei carabinieri di Crema, raccontando tutta la vicenda. Da quel momento è scattata una stretta collaborazione tra la donna e i veri militari, che l’hanno tenuta costantemente in linea telefonica per impedire ulteriori contatti da parte degli impostori. Poco dopo i carabinieri hanno contattato la banca dove la pensionata aveva effettuato i bonifici e, tramite il telefono della donna, hanno parlato direttamente con il direttore della filiale: dopo aver spiegato la situazione hanno richiesto l’immediato blocco delle transazioni. Il direttore ha subito attivato le procedure necessarie, impedendo che i 35mila euro finissero nelle mani dei truffatori. Non è passato molto tempo prima che il responsabile della filiale ricevesse una chiamata da un uomo che chiedeva informazioni sull’esito dei bonifici sospetti. Al richiedente, però, è stato risposto con fermezza che si trattava di informazioni riservate e non divulgabili, chiudendo così ogni possibile spiraglio ai truffatori.
Solo dopo aver superato la paura e con la mente più lucida, la vittima ha compreso l’entità del pericolo dal quale era stata salvata grazie alla tempestività e alla professionalità dei carabinieri e del personale bancario. Dopo aver formalizzato la denuncia ai carabinieri di Camisano, sono iniziate le indagini - ancora in corso - per identificare gli autori della truffa. Un episodio che conferma quanto le truffe ai danni degli anziani siano ancora purtroppo frequenti.