Juniores, tricolore nel salto triplo per Francesco Efeosa Crotti
Ai Campionati Italiani individuali Juniores e Promesse su pista, disputati a Grosseto in Toscana, è arrivata una bellissima medaglia d’oro

Atletica Estrada di Treviglio e Caravaggio ancora una volta protagonista agli appuntamenti tricolori. Ai Campionati Italiani individuali Juniores e Promesse su pista, disputati a Grosseto in Toscana, è arrivata una bellissima medaglia d’oro e conseguente titolo per uno dei prospetti più interessanti dell’atletica giovanile del Belpaese.
Un altro tricolore per Crotti

Francesco Efeosa Crotti, classe 2007 di Capralba, in forza al Cus Pro Patria Milano ma nato, cresciuto e forgiato da Paolo Brambilla all’Atletica Estrada dove continua ad allenarsi. Crotti, alla prima stagione nella categoria Juniores, ha letteralmente dominato la gara del salto triplo. Non è stato un solo “salto nell’oro” quello di Francesco, ma un’ottima serie che ha annichilito gli avversari.
Nuovo primato personale
Già al primo salto con 15.45 metri aveva messo l’ipoteca sulla medaglia d’oro (il secondo classificato Aldo Rocchi dell’Atletica Futura Roma si è fermato a 15.21 mt), poi al secondo salto ha incrementato con 15.57 mt e come ciliegina sulla torta al sesto e ultimo balzo è atterrato a 15.86 mt suo nuovo primato personale che sgretola il precedente di 15.59 stabilito nel 2024.
Poker di titoli italiani
Il saltatore di Capralba ha così calato il poker di titoli italiani vinti nella sua giovanissima carriera.
"E’ il primo italiano vinto da junior e ha un valore particolare per me - ci spiega Crotti -, dopo che quest’anno nella stagione indoor mi sono dovuto fermare per lo strappo di secondo grado al bicipite femorale. Sono stato fermo un bel po’ e non è stato facile, riprendere così vincendo il titolo italiano è bellissimo e sono molto soddisfatto".
Vittorie e primato personale, te lo aspettavi?
"Una misura del genere sinceramente non era nelle mie previsioni. A Grosseto sono entrato in pedana a mente libera, spensierato, solamente per gareggiare e risentire le vecchie sensazioni perse dopo l’infortunio di quest’inverno".
E adesso quali obiettivi?
"Tra un mese ci sono gli Europei in Finlandia (a Tampere dal 7 al 10 agosto, ndr) e con la maglia azzurra della nazionale ci tengo a fare bene. Al momento ho la quarta misura del ranking continentale e a parte il bielorusso Tsimur Severau che ha saltato 16.18 mt, gli altri due che ho davanti in classifica sono distanti pochi centimetri".
Francesco Crotti passa poi alle doverose dediche per il quarto tricolore conquistato.
"Alla mia famiglia (mamma Flora, papà Luigi e la sorella Caterina, tutti presenti a Grosseto, ndr) che mi è sempre vicina e lo è stato ancora di più durante lo stop forzato. E poi a Simone Carrera e Andrea Brembati dello Studio San Giorgio di fisioterapia di Treviglio che mi hanno seguito alla grande. E naturalmente al mio allenatore Paolo Brambilla".
I risultati degli estradaioli
Pur non arrivando sul podio anche altri estradaioli si sono ben comportati a Grosseto. A medaglia Sofia Frigerio (2006), orobica di Brembate della Bracco Atletica. Per lei argento nel giavellotto con 46.01 mt, misura però lontana dal primato personale di 51.06 mt fatto lo scorso mese di giugno e che, se ripetuto, le avrebbe consegnato il titolo italiano.
Marco Castagna (2007) del Cus Pro Patria Milano in batteria dei 110 ostacoli si è piazzato terzo con l’ottimo tempo di 14”79 a pochissimo dal personale di 14”72 fatto a Concorezzo nel 2024. In semifinale non si è ripetuto chiudendo al 7° posto in 14”97. 7° posto per la staffetta 4x100 dell’Atletica Estrada col crono di 48”28. Quartetto composto da Rachele Usini, Tosca Maria Biancni, Giulia Maria Barbati, Sofia Regazzi.
Il commento di Brambilla
Paolo Brambilla, direttore tecnico dell’Estrada, è soddisfatto ma non del tutto delle prestazioni.
"Naturalmente molto bene Crotti, la staffetta ha fatto una buona gara, possiamo ancora migliorare ma comunque prosegue bene l’attenzione che poniamo all’Estrada per la staffetta. Gli altri invece potevano fare sicuramente qualcosa in più, è mancata la giusta concentrazione in gara e questa arriva di conseguenza all’attenzione che si mette quando ci si allena. E’ da lì che si costruiscono i migliori risultati".