Inclusione

I colori dell’anima, l’integrazione delle persone con disabilità passa anche dalla pittura

L’iniziativa, ideata cinque anni fa dalla presidente della onlus Elizabeth Schibuola e dall’artista Bruno Manenti, è stata inaugurata venerdì 27 giugno

I colori dell’anima, l’integrazione delle persone con disabilità passa anche dalla pittura
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di Fabiola Graziano

L’associazione "Ci sono anch’io" alza il sipario sulla quinta edizione del progetto "I colori dell’anima". L’iniziativa estiva, ideata cinque anni fa dalla presidente della onlus trevigliese Elizabeth Schibuola e dall’artista Bruno Manenti, è stata inaugurata venerdì 27 giugno a Treviglio e anche per quest’anno promette di servirsi della pittura come veicolo di integrazione per le persone con disabilità.

"I colori dell'anima"

"Dopo il successo delle passate edizioni – ha commentato Elizabeth alla presenza del sindaco Juri Imeri, del vicesindaco Pinuccia Prandina, dell’assessore alle Politiche per i giovani Valentina Tugnoli, di monsignor Norberto Donghi, del direttore di ASST Bergamo Ovest Giovanni Palazzo e dello scultore Stefano Travi – non potevamo sottrarci dal riproporre quest’opportunità di inclusione a 360 gradi per i nostri ragazzi che, attraverso la pittura, si metteranno ancora una volta in gioco coinvolgendo il resto della comunità. Come lo scorso anno infatti, il laboratorio con Bruno sarà aperto a tutti coloro che vorranno partecipare".

Dipingere con il cuore

Per tre settimane quindi, fino al prossimo 18 luglio, sarà possibile unirsi ai ragazzi di "Ci sono anch’io" ogni martedì e ogni venerdì nella piazza del Mercato Coperto, dove ci si potrà divertire a dipingere due enormi tele usando il proprio corpo come pennello. Poi, sulla base di come il colore verrà impresso sulla tela, verrà scelto il tema portante di quest’edizione, che andrà ad aggiungersi a quelli di natura, universo, Terra e oceano su cui sono state incentrate le opere finali delle quattro precedenti edizioni.

"Ci tengo a ringraziare i ragazzi di “Ci sono anch’io” e tutti i bambini già presenti oggi – ha aggiunto Manenti – Nelle prossime settimane saranno proprio loro a portare avanti questo progetto che, grazie al sostegno delle istituzioni locali, ha avuto modo di arrivare alla sua quinta edizione. Un ringraziamento speciale va soprattutto al vicesindaco Prandina, che in questi cinque anni non ci ha mai fatto mancare il suo appoggio incondizionato".

Chiamata in causa, l’assessore alle Politiche per la persona ha dato il via al laboratorio dipingendo con i piedi una piccola parte di tela.

"Con questo progetto – ha dichiarato – i ragazzi imparano a esprimere le proprie emozioni. “Ci sono anch’io” continua ad alzare l’asticella sul coinvolgimento di persone con disabilità che si integrano perfettamente con il resto della comunità. Ogni colore che questi ragazzi useranno sotto l’attenta guida di Manenti esprimerà una parte del loro intimo e porterà con sé un determinato significato. Il rosso rappresenterà l’amore e il pericolo, il giallo l’allegria e l’attenzione, il blu la fiducia e la calma, il verde la natura e la crescita, il rosa la tenerezza e l’amicizia, il bianco la purezza e la pacatezza. L’augurio è che, attraverso i colori, questi ragazzi possano ancora una volta mostrarci le loro abilità, dipingendo con le mani e con i piedi, ma soprattutto con il cuore".

Quello stesso cuore che hanno impiegato per realizzare la tela con l’albero della vita che, a margine dell’inaugurazione, è stata donata a don Norberto.

"I ragazzi – ha spiegato Manenti – hanno voluto omaggiare il parroco sia perché il suo percorso qui a Treviglio è finito, visto che a settembre si trasferirà in una nuova comunità, sia perché proprio don Norberto è stato il primo che ci ha dato la possibilità di mettere in mostra le opere della prima edizione de “I colori dell’anima”, consentendoci di esporle sulla facciata della basilica San Martino".