Un monumento in memoria dei caduti di Nassiriya
A Barbata ieri, domenica 25 maggio 2025,è stata inaugurata un'opera commemorativa per ricordare i militari italiani vittime dell'attentato del 2003

A Barbata ieri, domenica 25 maggio 2025,è stata inaugurata un'opera commemorativa per ricordare i militari italiani vittime dell'attentato del 2003: un gesto di memoria e rispetto per non dimenticare.
Barbata ricorda Nassiriya
Una comunità unita nel ricordo. Ieri, domenica 25 maggio, Barbata ha vissuto una giornata intensa di commemorazione e partecipazione civica. Alle 10, in piazza IV Novembre, si è radunata una folta rappresentanza di cittadini e autorità per l’inaugurazione del monumento dedicato ai caduti di Nassiriya. L’evento, accompagnato dalle note solenni del Corpo Bandistico di Fontanella, ha visto la presenza di figure istituzionali di rilievo: tra questi, i comandanti della Polizia Locale di Romano e Fontanella, Arcangelo Di Nardo e Antonio La Signa, il comandante dei Carabinieri di Romano Francesco D’Oriano e il comandante dei Vigili del Fuoco Valerio Bordegari. Non sono mancati i sindaci della zona, tra cui Mauro Brambilla (Fontanella), Matteo Seghezzi (Fara Olivana con Sola), Mauro Barelli (Pumenengo), Marco Gazzaniga (Calcio) e Giuseppe Donati (Isso). A rappresentare Barbata, in assenza del sindaco Vincenzo Trapattoni, è stato il vicesindaco Gianfranco Trapattoni, che ha accolto i presenti con parole di cordiale benvenuto. Alle 10.30 è stata celebrata una messa solenne in suffragio dei caduti. Un’ora dopo, il corteo ha preso il via verso piazza Falcone e Borsellino, in omaggio ai magistrati vittime della mafia. L’ultima tappa è stata il palazzo comunale, dove è stata svelata la statua.
Un’opera per la memoria collettiva
Il monumento, collocato davanti al municipio, è stato realizzato e donato dal maestro scultore Amedeo Togni. L’opera vuole essere un simbolo tangibile della memoria e del sacrificio compiuto dai militari italiani durante la missione in Iraq, nell’ambito dell’Operazione Antica Babilonia. In particolare, rievoca la strage del 12 novembre 2003, avvenuta a Nassiriya in cui persero la vita 28 persone, tra cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari e 2 civili). In un contesto in cui il tempo rischia di offuscare la memoria, il monumento si pone come punto fermo, come richiamo silenzioso ma costante al dovere di ricordare. Il gesto dell’artista Togni, che ha messo a disposizione la propria arte gratuitamente, testimonia un legame profondo tra comunità, storia e coscienza civile.
Le parole del sindaco e il senso di un ricordo
La cerimonia di Barbata non è stata solo un atto simbolico, ma un momento autentico di partecipazione popolare. In un’epoca in cui la memoria collettiva sembra frammentarsi, iniziative come questa rappresentano una bussola morale per le generazioni presenti e future. Ricordare Nassiriya, oggi, significa ricordare il prezzo della pace, il valore del servizio e il significato profondo della parola “sacrificio”. Anche se assente il sindaco Vincenzo Trapattoni ha voluto comunque far sentire la sua voce con un messaggio carico di gratitudine, Parole semplici, ma sentite, che hanno ben sintetizzato lo spirito della giornata.
“Grazie ad uno ad uno per l'impegno dimostrato e per l'ottimo risultato – ha scritto – vi abbraccio tutti”.





