Autismo, il ministro Locatelli in visita all’Asst di Crema:” Un modello da replicare a livello nazionale”
La testimonianza dei genitori di Matteo, 7 anni, ha emozionato i presenti: "Grazie a questo progetto non ci siamo mai sentiti soli"

"In questo ospedale non si entra come malati, ma come persone”. Con queste parole il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha esordito durante la sua visita all’Asst di Crema, dove ha incontrato i promotori del progetto “Autismo, dall’analisi territoriale al progetto di vita”, un’iniziativa che punta a costruire percorsi personalizzati e inclusivi per persone con disturbi dello spettro autistico.
Autismo: "Crema come modello"
Accolta dal direttore generale Alessandro Cominelli e dalla direzione strategica dell’azienda sanitaria, il Ministro ha inaugurato così la giornata nel territorio cremasco. Presenti anche l’onorevole Silvana Comaroli, il consigliere regionale Riccardo Vitari, il direttore sanitario Alessandro Malingher, il direttore amministrativo Giuseppe Ferrari, la neuropsichiatra Alessandra Foppa Pedretti e la psicologa Mara Patrini.
Il progetto, avviato tre anni fa grazie a fondi regionali, nasce dalla collaborazione tra Asst Crema, ATS Val Padana, Comune di Crema e Comunità Sociale Cremasca, e ha coinvolto 20 minori e 11 giovani adulti. L'obiettivo: superare la frammentazione degli interventi sociosanitari e creare una rete integrata di supporto, capace di accompagnare le persone autistiche e le loro famiglie in ogni aspetto della vita - dalla salute alla scuola, dal lavoro al tempo libero.
“L’inclusione parte dal rispetto delle differenze - ha sottolineato il dg Cominelli - e si concretizza nelle capacità dei servizi di ascoltare e valorizzare l’unicità di ciascuno”.
La testimonianza: "Non ci siamo mai sentiti soli"
La direttrice sociosanitaria Carolina Maffezzoni, promotrice del progetto, ha spiegato come sia stato sviluppato un modello innovativo di presa in carico, basato su una piattaforma interoperabile che collega tutti gli attori coinvolti. La testimonianza dei genitori di Matteo, 7 anni, ha emozionato i presenti: "Grazie a questo progetto non ci siamo mai sentiti soli. Abbiamo imparato a comprendere e valorizzare nostro figlio, e oggi guardiamo al futuro con speranza”.
Il ministro Locatelli ha definito l'iniziativa “innovativa e generativa, da proseguire e replicare su scala regionale e nazionale”, sottolineando come sia in linea con gli obiettivi della riforma nazionale del settore disabilità.


