Distretto Urbano del Commercio

Il manager del Duc Simone Tironi illustra le linee strategiche per far rinascere il centro

In una riunione con gli esercenti dell'associazione "Caravaggio Viva" tra le proposte è emersa anche l'idea di una piazza Garibaldi "verde"

Il manager del Duc Simone Tironi illustra le linee strategiche per far rinascere il centro
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Primo incontro tra il manager del neonato Distretto urbano del commercio (Duc) di Caravaggio Sironi e l’associazione "Caravaggio Viva" che rappresenta gli esercenti caravaggini, gettate le linee guida per la rinascita del centro storico e del commercio locale.

Il manager del Duc incontra "Caravaggio Viva"

Erano una trentina i commercianti caravaggini, con in testa il presidente Milvio Cattaneo, che hanno partecipato alla riunione all’auditorium della Bcc lunedì 14 aprile, una serata attesa per porre le basi di quello che vuole essere un nuovo corso, ora che si è costituito il Duc.

L'intervista al manager Simone Tironi

"Ho indicato alcuni elementi propedeutici ad avviare la nostra attività come distretto, vale a dire canali social e le prime iniziative da mettere in campo - ha spiegato il manager, l’architetto Simone Tironi - quindi ho illustrato le tre linee strategiche: la valorizzazione turistica e commerciale della città, la capacità competitiva del commercio locale e la riqualificazione urbana e place making".

Duc

Cambio di mentalità che porti al gioco di squadra

"In questi primi mesi mi sono mosso sulla prima direttrice, mentre durante la serata ho introdotto la seconda - ha affermato - i commercianti devono entrare in un’ottica nuova, superando l’idea della promozione individuale della singola attività. Per esempio le iniziative se limitate alla propria cerchia di conoscenti e clienti restano limitate, se la carica sul Duc, quest’ultimo fungerà da amplificatore verso gli altri membri dell’associazione, facendolo diventare 'tutti'. Quando arriva gente in città poi si sposta e tutti ne beneficiano. Si deve innescare un cambiamento sociale grazie a un circuito virtuoso basato su commercio, turismo e cultura: dove girano turisti c’è commercio e dove ci sono soldi arrivano gli investitori e parte una trasformazione urbana che va a vantaggio della città. I centri commerciali hanno preso spunto dai nostri centri storici con alcuni accorgimenti: operazione di marketing concertata, attività comuni, sicurezza e parcheggi. Con la regia del Duc, a cui partecipano attori privati e pubblici, possiamo pensare di metterci in una posizione di quel tipo".

Un percorso per turisti tra religione, gastronomia, natura e cultura con il rispolvero dei cloni del Caravaggio

Un tema che ha tenuto banco è stata la sicurezza, nelle frazioni, nei parcheggi e sulle strade dove il presidio la sera è scarso, ma si è discusso anche della cesura che c’è tra il centro e la zona del Santuario di Santa Maria del Fonte.

"I pellegrini che passano poi non vengono in centro - ha sottolineato Sironi - e se qualcuno lo fa chiede ai negozianti cosa c’è da vedere. Bisogna creare un percorso, pensiamo al complesso di San Bernardino e al richiamo di Michelangelo Merisi. E la mia idea è di valorizzare i cloni dei quadri del Caravaggio caduti nel dimenticatoio: stiamo cercando di partecipare a un bando pubblico che possa consentirci di finanziare almeno in parte la sistemazione della chiesa di San Giovanni Battista dove sono conservati, così che possa essere visitata. Ma anche realizzare un tour virtuale: “la Caravaggio del Caravaggio”. La cultura non è solo arte è anche gastronomia: ecco che qui gioca a favore la De.Co. che promuove i prodotti tipici locali, da inserire nei menù dei ristoranti. Importanti sono anche i percorsi ciclo-pedonali e naturalistici: le oasi come quella della Vascapine sono un punto di forza".

E-commerce e arredo urbano innovativo, con una piazza "verde"

Altri ostacoli al risveglio dell’economia locale sono la burocrazia e la tecnologia che corre a velocità vertiginosa.

"A volte le lungaggini e le complicanze scoraggiano le iniziative dei commercianti - ha osservato ancora Sironi - il Duc vuole dare una sferzata a quel sentimento di rassegnazione che si è fatto avanti, snellendo le procedure magari ponendo come riferimento l’associazione che possa farsi carico di una serie di predisposizioni e fare da tramite con i singoli commercianti che volessero organizzare un pubblico spettacolo. Sono previsti anche corsi di aggiornamento perché l’aspetto tecnologico della comunicazione non si può sottovalutare, l’e-commerce ormai è imprescindibile. Per rivitalizzare il centro occorre anche un nuovo arredo urbano, che favorisca le passeggiate come le isole pedonali. Ma una mia battaglia personale è quella di trasformare piazza Garibaldi in una piazza 'verde', con degli alberi, anche per il discorso della mitigazione delle isole di calore nelle città. Ho già dei progetti e mi piacerebbe poter effettuare l’esperimento in via temporanea e poterlo sottoporre poi al giudizio della cittadinanza, come è stato fatto in alcune zone di Milano".

Servizio di consegna a domicilio comune

"Spero che il Duc possa aiutare tutti a uscire dal letargo, dando nuovi impulsi - ha concluso - dobbiamo combattere la desertificazione del centro e attrarre attività che abbiano una particolarità rispetto a quello che offrono, ma anche creare una maggiore offerta perché spinge la gente a venire a fare acquisti sapendo di poter trovare ciò che cerca. E perché non pensare a un sistema di consegne a domicilio comune, che possa consentire ordini on line per una spesa di qualità recapitata direttamente a casa, sulla falsa riga di quel che fanno i supermercati dove non è poi così vero che costa tutto meno?".

Di carne al fuoco ce n’è parecchia e di entusiasmo pure.

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