Il mondo in lutto

E' morto Papa Francesco, ai trevigliesi in pellegrinaggio a Roma insegnò a non vergognarsi di piangere

Nell'ora del dolore per la scomparsa del Santo Padre i trevigliesi rievocano alla memoria quel 23 aprile 2022 quando in tremila raggiunsero Roma per incontrarlo

E' morto Papa Francesco, ai trevigliesi in pellegrinaggio a Roma insegnò a non vergognarsi di piangere
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Campane a lutto anche in tutta la Bassa questa mattina, 21 aprile 2025, Lunedì dell'Angelo. E' morto Papa Francesco: il Santo Padre "venuto dalla fine del mondo" si è spento attorno alle 7.35, come ha annunciato il cardinale Farrel.  Jorge Mario Bergoglio  aveva 88 anni ed era stato eletto, primo Papa gesuita della storia,  il 13 marzo 2013.

E' morto Papa Francesco

"No, non dobbiamo vergognarci di piangere. Le lacrime sono un dono, a volte una grazia, un pentimento, una liberazione del cuore". Nell'ora fatale della morte di Papa Francesco, c'è una giornata, e c'è un momento, che a Treviglio non può non tornare alla memoria a tantissimi fedeli che oggi, come tutto il Mondo, lo stanno piangendo. Sono passati esattamente tre anni da quel sabato 23 aprile 2022, quando oltre tremila trevigliesi parteciparono all'epocale pellegrinaggio a Roma, organizzato dalla Comunità Pastorale  in occasione dei 500 anni del Miracolo della Madonna delle Lacrime. E così anche il discorso che lo stesso Francesco tenne in Sala Nervi, riletto oggi, acquista un senso ancora più attuale e profondo.

Treviglio a Roma per il pellegrinaggio del secolo

Quel sabato di festa, che resterà scolpito nella storia della città, è probabilmente oggi anche il ricordo più vivo e autentico che i partecipanti a quella giornata epocale avranno del Santo Padre, mancato poche ore fa.

Fu un pellegrinaggio nato, come tutte le cose belle, quasi per gioco. Quando in città il parroco monsignor Norberto Donghi lanciò l'idea di chiedere un’udienza privata a Papa Francesco, per celebrare i 500 anni del Miracolo trevigliese, in pochi avrebbero scommesso che da lì a poche settimane l'entusiasmo avrebbe coinvolto praticamente tutti. Su quei quattro treni Frecciarossa prenotati per l'occasione viaggiò, alle quattro del mattino, un trevigliese ogni dieci, alla volta della Capitale. E in un attimo fu una festa popolare: la dimensione religiosa diventò lo sfondo dell'inno a una città aperta e positiva,  della voglia e della forza di lasciarsi alle spalle gli anni del Covid.

Già colpito dai primi acciacchi

L'incontro con Papa Francesco, in una gremita e festosa Sala Nervi, fu l'abbraccio di un Santo Padre già in parte colpito da qualche problema di salute (in particolare aveva molto dolore alle ginocchia). Parlò del pianto della Madonna delle Lacrime, ma la riflessione si concentrò soprattutto sul pianto come gesto di dolcezza e di umanità.  QUI il discorso integrale pronunciato durante l'incontro in Sala Nervi.

"Lei, la Madre, vi insegna a non avere vergogna delle lacrime. No, non dobbiamo vergognarci di piangere, anzi, i santi ci insegnano che le lacrime sono un dono, a volte una grazia, un pentimento, una liberazione del cuore. Piangere vuol dire aprirsi, rompere il guscio di un io chiuso in sé stesso e aprirsi all’Amore che ci abbraccia, che sempre ci attende per perdonarci".

Papa Francesco parlò però anche delle lacrime per l'Ucraina: a poche settimane dall'inizio dell'offensiva militare iniziata dalle Forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, ebbe parole chiare.

"La guerra non solo distrugge il popolo sconfitto, no, distrugge anche il vincitore; distrugge anche coloro che la guardano con notizie superficiali per vedere chi è il vincitore, chi è lo sconfitto. La guerra distrugge tutti".

Papa Francesco viaggio pellegrinaggio da Treviglio
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Diretta in corso

Il presidente della provincia di Bergamo: "Quando lo incontrammo ci esortò al servizio per i nostri territori"

“La Provincia di Bergamo e tutte le Province italiane si uniscono commosse al dolore del mondo per la morte di Papa Francesco. Un Papa che fino alla fine ha rivolto appelli ai governanti ad interrompere le guerre devastanti e a far vincere la pace. Quando lo incontrammo, nell’udienza che volle riservare alle Province nella sala Clementina, ci esortò a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo. Le sue parole restano scolpite nei nostri cuori”. Questo il messaggio di cordoglio del Presidente della Provincia di Bergamo e dell’UPI  Pasquale Gandolfi.

Il messaggio del Vescovo di Bergamo

Il Vescovo di Bergamo Francesco Beschi ha ordinato a tutti i parroci della Diocesi di suonare le campane a lutto alle 12 di oggi, Lunedì dell'Angelo, in suffragio di Papa Francesco. Provvedimenti analoghi sono stati presi in tutta Italia. Qui il suo messaggio a poche ore dalla scomparsa del Pontefice.

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