Bilancio, opere pubbliche e tasse: così Canonica torna alla normalità
Tra bilancio, opere pubbliche, tasse e alienazioni, ecco la ricetta del commissario Amabile per risollevare il Comune di Canonica.
Bilancio di previsione, opere pubbliche e aliquote Imu e Irpef: così il commissario prefettizio Marisa Amabile imbastisce il riequilibrio del Comune di Canonica d'Adda.
Tasse e opere pubbliche
Dopo mesi di preoccupante silenzio e stasi, l’albo pretorio canonichese è tornato a popolarsi di atti sul finire di gennaio, quando il commissario Amabile – incaricato dal prefetto di traghettare l’ente alle prossime elezioni, che si terranno probabilmente questa primavera – ha dato approvazione a una serie di documenti fondamentali per il Comune e la vita amministrativa.
Tra questi i più attesi dai canonichesi erano certamente gli atti relativi alle nuove aliquote Imu e Irpef, con una ridefinizione, in particolare, degli scaglioni di quest’ultima tassa: nello specifico, la fascia di reddito da zero a quindicimila euro vedrà l’aliquota alzarsi dallo 0,2 allo 0,35 percento, che sarà l’aliquota anche della fascia di reddito tra i quindici e i ventottomila euro, prima tassati allo 0,5 percento e che conosceranno, quindi, una lieve riduzione. Invariata invece l’aliquota allo 0,8 percento per i redditi oltre i ventotto e oltre i cinquantamila euro. Più semplice il discorso relativo alle opere pubbliche, con il Piano Triennale, nel quale vanno ascritti gli investimenti superiori a 150mila euro, semplicemente rimasto vuoto, segno evidente dell’impossibilità – date le attuali condizioni economiche dell’ente – di investire.
A caccia di risorse tramite le alienazioni
Come provare a risolvere, dunque, le problematiche di cassa? La strada, al netto delle lievi modifiche alle aliquote comunali, sembra quella delle alienazioni, con l’approvazione del piano dell’apposito piano che prevede già per quest’anno la vendita di un grande terreno in via Fara, la cui cessione potrebbe fruttare all’ente circa 500mila euro. Da verificare, però, l’effettiva possibilità di concretizzare l’alienazione già quest’anno, dal momento che il terreno in questione fa parte dell’elenco delle alienazioni da anni, senza che se ne sia mai concretizzata, finora, la vendita.
Al netto di un Bilancio di Previsione chiuso in pareggio e di un Documento Unico di Programmazione in modalità semplificata che certifica difficoltà e azioni per recuperare la situazione, soprattutto di cassa, l’impressione resta comunque quella – sempre più probabile – di vedere l’ente a elezione tra pochi mesi.