Inquinamento da nitrati, la Lega insorge: "Da Greenpeace solo fake news, i dati sono errati"
Giovanni Malanchini, consigliere regionale e Andrea Capelletti, sindaco di Covo hanno risposto agli ambientalisti.
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Giovanni Malanchini, consigliere regionale e Andrea Capelletti, sindaco di Covo hanno risposto agli ambientalisti.
Lo studio di Greenpeace
Il sindaco leghista di Covo Andrea Capelletti e Giovanni Malanchini, consigliere regionale e responsabile del Dipartimento Agricoltura della Lega Lombarda, hanno replicato allo studio effettuato da Greenpeace, che ha denunciato che la Bassa orientale è una delle zone più inquinate da nitrati della Lombardia.
"Nel decreto, per determinare un parametro di riferimento, è stato utilizzato il carico di bestiame per superficie comunale, calcolando l’azoto prodotto dagli animali presenti in un comune, come se lo stesso gravasse sull’intera superficie del comune. Quindi – spiegano Malanchini e Capelletti-, il rapporto tra azoto prodotto e superficie comunale non rappresenta un dato reale relativo all’azoto distribuito in quel comune, ma è solo un parametro utilizzato per il decreto. Questo dato non è realistico per un motivo semplice: le aziende agricole non distribuiscono i reflui solo nel proprio comune, ma in tutti i comuni dove possiedono terreni, rispettando il limite di 170 kg di azoto per ettaro previsto dalla normativa. Non c’è quindi alcuno sforamento a livello comunale.
Il caso Antegnate
I due esponenti politici leghisti hanno affrontato il caso di Antegnate che secondo Greenpeace è tra i Comuni più inquinati della Lombardia per nitrati.
"Affermazioni come quella secondo cui, ad esempio, nel comune di Antegnate vengano distribuiti 719 kg di azoto per ettaro all’anno, sono del tutto infondate. - spiegano Malanchini e Capelletti - Inoltre lo studio non considera i progressi tecnologici e gli interventi di sostenibilità che le aziende hanno messo in campo negli ultimi anni. Le aziende, infatti, hanno organizzato sistemi per conferire i propri reflui a impianti specializzati nell’abbattimento dell’azoto zootecnico, riducendolo fino al 70% prima di restituire il refluo all’azienda per la distribuzione".
Il controllo regionale
I due esponenti della Lega hanno poi evidenziato come in Lombardia sia attivo il controllo del territorio regionale.
"Regione Lombardia – ricordano Malanchini e Capeletti - ha attivato un Piano di Monitoraggio, in collaborazione con ARPA, che prevede 253 punti di prelievo distribuiti su tutto il territorio regionale di pianura per monitorare l’applicazione della Direttiva Nitrati. Dall’ultimo monitoraggio delle acque (2020-2023) è emerso che solo il 5,8% dei punti monitorati ha superato i 50 mg/l di nitrati, il limite considerato critico, e in molti casi si tratta di situazioni particolari e puntuali. Le acque sotterranee della Lombardia, nella stragrande maggioranza dei casi, sono assolutamente in regola. Greenpeace sta portando avanti una forma di ecoterrorismo, assumendo posizioni inaccettabili che danneggiano ingiustamente l’immagine dei nostri allevatori, che si sono sempre dimostrati responsabili. Dopo lo scandalo europeo che ha coinvolto Ursula Von Der Leyen e Frans Timmermans, accusati di aver finanziato ONG ambientaliste per influenzare i parlamentari europei a sostenere le discutibili politiche del Green Deal, la credibilità delle organizzazioni ambientaliste è ormai compromessa. Le fake news di Greenpeace sul Comune di Antegnate sono la prova di questa mancanza di serietà. Sarebbe auspicabile - concludono Capelletti e Malanchini - che gli amministratori pubblici e i decisori politici verifichino l’attendibilità di certe informazioni prima di prendere posizione".