Il controllo del vicinato non decolla, troppo individualisti?
Scarse le adesioni dei cittadini, i comuni gettano la spugna

Tutti siamo preoccupati che i ladri possano introdursi in casa nostra. Rubarci denaro e oggetti di grande valore affettivo. Ricordi, eredità o oggetti di pregio. Magari anche farci del male. Ma a quanto pare in pochi sono disposti ad attivarsi in prima persona. Il controllo del vicinato non sembra prendere piede.
Controllo del vicinato, cos'è?
Il controllo del vicinato è un modo per aumentare la sicurezza dei paesi e dei quartieri che si ispira ai nostri nonni. Soprattutto nei nostri paesi, dove tutti ci conosciamo un po', era praticamente impossibile che si aggirassero persone o auto sospette senza che nessuno se ne accorgesse. Come arrivava un "forestiero" scattava l'allerta. Questo è il principio su cui si basa il controllo del vicinato. Si aderisce in strade o in condomini. Ogni residente non deve far altro che dare un'occhiata ogni tanto a quello che accade appena fuori dalla propria porta. Non bisogna uscire di casa. Non bisogna mai intervenire. Basta semplicemente segnalare a un referente se si nota qualcosa di strano.
Un progetto e un metodo che vengono diffusi da un'associazione di volontari nata nel 2013 che pensava di aver risolto il problema della sicurezza. Ma che non aveva fatto i conti con l'individualismo sfrenato della società moderna.
Pochissime adesioni, i Comuni gettano la spugna
In realtà ad aderire ai vari progetti lanciati sul territorio sono stati in pochi. Anzi, in pochissimi. Così i sindaci, impotenti, stanno pian piano gettando la spugna. L'ultimo è stato quello di Antegnate, ma è in ottima compagnia. "Il progetto Controllo del Vicinato non è, purtroppo, decollato nel nostro paese. - Amaro il tono del comunicato pubblicato dal Comune sulla propria pagina Facebook - Il non avere avuto riscontro dalla cittadinanza è stata una cosa che ci ha portato ad accantonare, per ora, l'iniziativa. Ma, viste le numerose segnalazioni recenti di tentato furto e di persone di dubbia intenzione, saremmo pronti a rilanciare nuovamente l'iniziativa. Per poter far ciò, è opportuna la collaborazione da parte della cittadinanza. Creare una rete di aiuto reciproco tra cittadini, porterebbe una maggiore consapevolezza di stare all'erta".
Siamo capaci solo di lamentarci?
Eppure le segnalazioni di furti arrivano. E non sono nemmeno poche. A riceverle, spesso, troppo spesso, sono direttamente i sindaci. Spesso attraverso i social network. E la maggior parte delle volte alle forze dell'ordine non arriva nessuna denuncia. Per non parlare delle segnalazioni di auto o persone sospette. La tendenza è quella di "farsi i fatti propri". Magari vediamo una macchina passare tutti i giorni davanti alla villetta del vicino in vacanza. Magari apriamo la porta del palazzo a sedicenti venditori ambulanti o finti tecnici. Difficilmente ci viene in mente di prendere il cellulare (si, quello che abbiamo tutti sempre tra le mani) e fare una telefonata. Salvo poi lagnarci a cose fatte su Facebook perchè nessun altro ha fatto per noi quello che noi non ci siamo mai sognati di fare. Magari perchè non abbiamo mai visto nulla di sospetto. Forse eravamo troppo occupati a scattarci l'ennesimo selfie.