Rsa in via Ungaretti: Consiglio dà il via libera
Contrari i tre consiglieri della minoranza "Spino futura"

Il Consiglio comunale approva la realizzazione della Rsa di via Ungaretti, a Spino d'Adda.
Semaforo verde per la Rsa
Semaforo verde, ma non all’unanimità: contrari i tre consiglieri della minoranza "Spino futura" (Paolo Riccaboni, Francesco Corini, Sarah Pari) che durante la discussione hanno ribadito le critiche sul luogo scelto dall’Amministrazione per edificare il complesso.
La necessità di una Rsa
Una seduta, quella di sabato scorso, che ha messo fine a una lunga diatriba, anche se ognuno ha mantenuto la sua posizione.
"Tutte le parti politiche che si sono confrontate negli anni sono d’accordo sulla necessità di una Rsa, si discute sulla collocazione - ha detto il sindaco Enzo Galbiati in apertura - Per noi, quella su un’area che da 15 anni nessuno è riuscito a sistemare, è quella giusta".
L’assessore all’Urbanistica e Tutela del territorio Roberto Galli ha ripercorso le tappe dell’iter burocratico, poi la parola è passata al capogruppo di maggioranza Andrea Bassani, che ha osservato come negli ultimi vent’anni la popolazione anziana locale sia cresciuta dal 15 al 22%.
"Tanti Comuni mettono nell’angolo le Rsa, ma così non mettono al centro la persona - ha dichiarato - Noi siamo convinti che i nostri anziani siano un valore e non solo li mettiamo al centro, non solo forniamo un servizio, che sì è privato ma con tutta una serie di aspetti positivi per gli spinesi, ma aggiungiamo anche il centro diurno".
Associata alla costruzione della Rsa, infatti, è prevista la realizzazione di un centro diurno integrato, dove saranno svolte attività di recupero e assistenza.
Il dibattito sulla collocazione
"Realizzare la Rsa nella zona del canale 'Vacchelli' non avrebbe significato ghettizzare gli anziani, farlo è non andare a trovarli - ha però osservato Corini, riferendosi al posizionamento originariamente scelto per la struttura - Nel Pgt alcuni dei membri dell’attuale Amministrazione avevano previsto la Rsa proprio in quell’area, che non è il Bronx, ci abita il consigliere Bassani".
Corini ha insistito sull’importanza che gli ospiti vengano accuditi nel modo giusto, poi si è concentrato sulle agevolazioni, segnalando che solo 15 spinesi potranno usufruirne e ha chiesto delucidazioni sui costi delle rette per gli altri.
La palla è poi passata alla vicesindaca e assessore al Welfare Eleonora Ferrari, secondo cui cambiare la collocazione della struttura rispetto al passato non significa rinnegare la propria scelta, ma cogliere una possibilità che prima l’Amministrazione non aveva.
"Negli anni c’è stata un’evoluzione delle Rsa, oggi accolgono persone che fanno percorsi di vissuto nel territorio sociale - ha fatto notare in riferimento al valore aggiunto di una casa di riposo in centro - La persona che soffre di l’Alzheimer o con disabilità viene portata fuori, a volte dai volontari, a volte dai famigliari. E anche questi ultimi vivono diversamente la malattia o la degenza in struttura. Per questo ho accolto questo spostamento".
Il "No" della minoranza
Per nulla convinto, il capogruppo di minoranza Riccaboni ha riassunto la posizione della minoranza "Spino futura" nella sua dichiarazione di voto.
"A Spino, in deroga si può avere tutto - ha affermato - il mio gruppo non è d’accordo e quindi voteremo contro: non contro la Rsa ma contro il percorso, contro il luogo, contro la cancellazione di un progetto e contro il tradimento di un Piano di governo del territorio. Voteremo contro anche perché siamo consapevoli delle competenze e delle responsabilità. Questa delibera è confezionata da tecnici che se ne vogliono lavare le mani".
Affermazione respinta dal sindaco Galbiati, che prima di aprire la votazione ha ringraziato pubblicamente i tecnici comunali per il lavoro svolto.