Presidente della Repubblica, cinque voti anche per un politico di Cassano
Serafino Generoso, democristiano conosciutissimo anche nella Geradadda, ha incassato ieri ben cinque preferenze al secondo scrutinio per l'elezione del futuro Presidente della Repubblica.

Un ex notissimo politico di Cassano d'Adda, Serafino Generoso, conosciutissimo anche nella Geradadda, ha incassato ieri ben cinque preferenze durante il secondo scrutinio per l'elezione del futuro Presidente della Repubblica. Un numero importante: soli due voti in meno di Silvio Berlusconi e uno in meno di Pierluigi Bersani, per un'indicazione espressa dai grandi elettori che arriva letteralmente inattesa.
Serafino Generoso tra i votati
Come noto, la seconda "chiama" si è svolta ieri, martedì 25 gennaio 2021. I parlamentari e i rappresentanti delle Regioni dovranno scegliere, in un quadro politico decisamente "bizzarro", il successore di Sergio Mattarella. E' stata come previsto un'altra fumata nera ma con alcune figure di spicco che hanno catalizzato i voti senza raggiungere il 70% dei votanti come previsto dalle norme. Il maggior numero di preferenze (39) le hanno ottenute proprio Mattarella e il nome avanzato dal Movimento 5 Stelle, il giurista Paolo Maddalena. Nella classifica compare però anche il noto avvocato cassanese.
Un Cassanese tra i votati come Presidente della Repubblica
Politico del centrodestra da anni impegnato per la sua città e non solo, Generoso con cinque preferenze ha sfiorato il risultato di Pierluigi Bersani (sei voti) e di Silvio Berlusconi, che per molte settimane era stato indicato come il candidato di parte del centrodestra e che - dopo il ritiro dalla corsa - ha incassato sette voti. Un onore, sicuramente, per Generoso e per la sua città che potrà vantarsi di aver avuto un proprio concittadino tra coloro che sono stati indicati per ricoprire la massima carica dello Stato.
Chi è Serafino Generoso
Avvocato, 73 anni, è stato fino al 1992 assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lombardia, in quota Democrazia Cristiana. Fu anche, riporta la stampa nazionale, vittima di una storia di malagiustizia, finendo indagato e poi assolto nelle grandi inchieste di quegli anni sulla corruzione.