Acos Treviglio: "Bilancio positivo", parola del diesse Enrico Viganò
La formazione cittadina sta risalendo la classifica ed è reduce da sette risultati utili consecutivi.

Per la ripresa del campionato di Promozione, recuperi a parte, bisognerà attendere domenica 13 febbraio: questa la recente decisione della Federazione, considerando l’elevatissimo numero di contagi causati dalla pandemia in corso.
La società sul mercato
Tra le squadre stoppate c’è anche l’Acos Treviglio del direttore sportivo Enrico Viganò.
"Abbiamo sospeso tutto di recente riguardo la questione allenamenti - ha esordito -, riprendendo a fare i tamponi da questa settimana dove inoltre torneremo in campo con sedute dedicate a Prima squadra, Juniores e Allievi. Dalla prossima ripartiamo con Giovanissimi, Esordienti e probabilmente da quella dopo con la Scuola Calcio. Per questioni di spazi e sicurezza ci siamo limitati a fare due allenamenti a settimana a prescindere per tutte le categorie: un atleta con un semplice raffreddore viene tenuto a casa per questioni di sicurezza".
Nonostante lo stop provvisorio e le recenti festività natalizie, il club giallonero è sempre attivo sul mercato.
"Abbiamo recuperato un portiere giovane come Michele Parolini - ha proseguito il diesse -, a causa degli infortuni. In uscita non c’è nessuno. Cerchiamo adesso di recuperare tre giocatori che durante le feste di Natale sono risultati positivi: a loro questa settimana è stato dato un programma individuale, non possono lavorare con il resto della squadra. Inoltre il recupero di Icaro Verga, che ha giocato solo le prime due partite del campionato, è praticamente un nuovo innesto".
Acos Treviglio, bilancio positivo
Il rendimento nel torneo finora dei trevigliesi è stato buono: 19 punti conquistati in 13 giornate ne sono la testimonianza.
"Il bilancio è positivo – ha concluso Viganò -, siamo messi bene considerando le due partite in meno giocate. In caso dovessimo vincere questi due recuperi, contro autentici squadroni, ci ritroveremmo probabilmente quarti. La media punti è alta, sinceramente non mi aspettavo di tenere questi standard, soprattutto per come eravamo partiti".
Da ricordare il cambio in corsa in panchina: da Federico Alborghetti al ritorno di Alessandro Bigatti.
"Il cambio è stato necessario, anche se tengo a sottolineare che Alborghetti è una persona d’oro e un mister molto capace tecnicamente. Stava affrontando una situazione personale che non lo lasciava sereno, trascinando sul campo cose che non aiutavano l’ambiente. Rimettere Bigatti è stata una scelta che ha riportato tranquillità al gruppo con sette risultati utili consecutivi. Il valore dei giocatori c’era, non posso assolutamente dare colpa al mister perché era bravo: aver diminuito la tensione ci ha portato a giocare veramente bene".
In attesa di capire quanto la pandemia influirà sulla ripresa, l’Acos guarda avanti.