Sergnano

Mancato accesso agli atti: Comune condannato dal Tar

Multa da 2500 euro e l'obbligo di consegnare gli atti entro 15 giorni

Mancato accesso agli atti: Comune condannato dal Tar
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Il Tar condanna il Comune di Sergnano per aver negato alla minoranza un accesso agli atti.

Mancato accesso agli atti

Si tratta di una vicenda iniziata a dicembre 2020, quando il gruppo “Sicuramente Sergnano” aveva domandato di visionare quattro diversi documenti relativi a: lampioni del parco Tarenzi, risultati di una riunione con il Ministero dell'ambiente riguardante la Stogit, una lamentela sulla mensa della primaria e gli esiti del lodo Scrp.

Il ricorso

Il diniego dell’Amministrazione ha convinto la minoranza a ricorrere al tribunale amministrativo. Dopo la consulenza dell’avvocata Elisa Mondardini, a gennaio il Tar ha ricevuto l’istanza e oggi ha confermato la mancanza di trasparenza, con conseguenze non indifferenti per l'Amministrazione sergnanese.

Comune condannato

“Non siamo contenti che sia dovuta intervenire una sentenza del Tar per spiegare ai nostri amministratori della maggioranza i loro numerosi e ripetuti errori di carattere amministrativo ed interpretativo delle leggi - si legge nel commento della minoranza - Ci dispiace molto di più, però, la continua, incessante, stressante ricerca dell'alibi, della scusa e della responsabilità di quanto succede, sempre e costantemente ad altre persone ed altri fattori. È dal maggio 2019 che lo stiamo dicendo e la pacchia per il sindaco & co. non poteva di certo durare. Il Tar li ha condannati sotto ogni punto di vista, chiarendo che il diritto dei consiglieri ad avere informazioni non è soggetto a nessun controllo e motivazione: la minoranza ha sì richiesto molti atti, ma questo è sintomo di attività svolta in maniera seria e attenta, dotandosi di strumenti quali la pec per semplificare il lavoro dell’Amministrazione”.

La sentenza

Il caso è stato esaminato il 24 marzo e lunedì scorso è stata emessa la sentenza, che obbligherà il Comune a consegnare i documenti richiesti entro 15 giorni, oltre al pagamento di una multa.

Multa da 2500 euro

“Ovviamente la condanna avrà un costo per l’Amministrazione Comunale, quantificato dal Tar di Brescia in 2500 euro più oneri e contributi obbligatori - prosegue il comunicato - Ora chiederemo nomi e cognomi di chi si è inventato regolamenti ad hoc e motivazioni assurde per ledere i nostri diritti e mancare di rispetto a tutti quegli elettori che pretendono di essere rappresentati dai consiglieri che hanno eletto. Per la prima volta il nostro Comune ha un delegato alla trasparenza e per la prima volta viene condannato per mancanza di trasparenza: forse sarebbe meglio fare meno retorica e più sostanza. Auspichiamo che da ora in poi la maggioranza capisca che leggi e regolamenti vanno rispettati, il lavoro della minoranza anche”.

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