Fornovo

Il lascito Nicoli (forse) per una nuova scuola

E' questa l'idea a cui è arrivata la maggioranza di Fornovo che ora apre al confronto, in primis con i gruppi consiliari.

Il lascito Nicoli (forse) per una nuova scuola
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Investire la parte "liquida" del cospicuo lascito Nicoli, circa 2,3 milioni di euro, per realizzare una nuova scuola a Fornovo San Giovanni. E' questa l'idea a cui è arrivata la maggioranza "Insieme per Fornovo" che ora apre al confronto, in primis, con le minoranze consiliari.

Investire il lascito Nicoli per la nuova scuola

E’ a questa idea che il gruppo di maggioranza Insieme per Fornovo è arrivato e sulla quale, nei prossimi mesi, si confronterà in primis con i consiglieri comunali dei gruppi di minoranza. "Come maggioranza abbiamo trovato una quadra su come investire l’intero lascito del dottor Carlo Nicoli (l’ex sindaco morto all’età di 85 anni a dicembre 2016, che aveva nominato il Comune di Fornovo suo erede universale, ndr), i circa 2,3 milioni di euro della parte mobile dell’eredità - ha spiegato il sindaco Gian Carlo Piana -. E l’idea è quella di realizzare un nuovo plesso scolastico, su un’area che è ancora da individuare, così da avere un edificio che rispetti tutti i dettami antisismici. In questo senso, infatti, sull’attuale scuola in piazza San Giovanni sarebbero necessari importanti interventi strutturali. Naturalmente nell’individuare la zona ideale per edificare, eventualmente, la nuova scuola elementare e media, sarà da valutare anche la questione viabilistica che dovrà essere migliore rispetto a quella attuale che va a gravare sul centro storico di Fornovo".

L'idea è ridisegnare il centro storico del paese

Delocalizzare la nuova scuola fuori dal centro storico del paese, secondo la maggioranza, è una ipotesi che si inquadra in un più ampio progetto di recupero e valorizzazione del centro storico stesso. "Nell’attuale edificio pubblico che ospita le scuole si potrebbero spostare gli uffici comunali - ha proseguito il primo cittadino - lasciando vuoto l’attuale Municipio nell’ottica di valorizzare al meglio il centro storico e la chiesa parrocchiale. Ribadisco che questa, al momento, è solo un’idea e il tutto sarà in divenire nei prossimi mesi dopo che ci sarà un confronto tra maggioranza e opposizioni e si apriranno i tavoli tecnici necessari a tutta la fase progettuale".

Per stimare i costi servirà un progetto preliminare

Per avere una stima dei costi dell’opera, naturalmente, servirà anche un progetto preliminare. "L’intenzione è quello di arrivarci il prossimo anno - ha sottolineato il vicesindaco Fabio Carminati, responsabile dell’area Tecnica del Comune - anche per poter partecipare a bandi pubblici che ci permetteranno di recuperare le risorse aggiuntive che sicuramente serviranno a realizzare il nuovo polo scolastico". "Tenendo conto - gli ha fatto eco il sindaco - che il Comune è proprietario di alcuni immobili ereditati (tre appartamenti a Bergamo e uno a Treviglio, oltre alla villa di via Bietti vincolata però nella sua futura destinazione d’uso dalle stesse volontà testamentarie del Nicoli, ndr) che nel Piano delle alienazioni abbiamo inserito come possibili immobili da vendere nel caso servissero altri fondi, senza dover ricorrere all’accensione di mutui".

(Nella foto di copertina l'attuale plesso scolastico in piazza San Giovanni)

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