Pubblicato:
pagazzano
La minoranza attacca su entrate e Bilancio: "inesperienza o calcolo politico?"
Nei giorni scorsi, infatti, proprio a risposta del documento dell’Amministrazione la minoranza ha distribuito per il paese dei volantini di replica.

Bilancio: il gruppo di minoranza "Pagazzanesi insieme in Comune" non ci sta e attacca il sindaco: "Pone l’accento su situazioni pregresse, comunque da verificare, anziché spiegare i motivi del mancato raggiungimento di quanto promesso. Inesperienza o presunzione di chi è finalmente entrato nella “stanza dei bottoni”?".
La posizione della minoranza
E’ proprio questa la prima stoccata lanciata all’indirizzo del sindaco Daniele Bianchi da parte del gruppo di minoranza a seguito dell’ultima relazione sullo stato di salute del Bilancio comunale. Nei giorni scorsi, infatti, proprio a risposta del documento dell’Amministrazione la minoranza ha distribuito per il paese dei volantini di replica. "Il sindaco ha detto che il Comune ha ricevuto 140mila euro di fondo di solidarietà, ma la cifra reale ammonta a 212mila euro, che sommati ad altri trasferimenti e ai fondi Covid, portano i trasferimenti statali a quota 485mila euro, cui se ne aggiungono altri 100mila erogati da Regione Lombardia e 50mila per opere di efficientamento energetico – riporta il gruppo “Pagazzanesi Insieme in Comune” – Una cifra di molto superiore alla media degli ultimi anni, che era di 285mila euro".
Inesperienza o calcolo?
Quanto alla chiusura del Bilancio consuntivo, invece, la minoranza ha posto l’accento sul fatto che l’avanzo vincolato 2018 fosse di 55mila euro, mentre il consuntivo 2019 si chiudesse con un debito di 169mila euro motivato dalla nuova Amministrazione con la presenza di entrate fittizie all’interno dei bilanci. "Se davvero pensava ci fossero entrate fittizie, la nuova Amministrazione poteva revocare il rendiconto 2018 e approvarne uno nuovo, ma non l’ha fatto – ribadisce il gruppo di Daniela Catini e Serena Carminati – e non si è nemmeno preoccupata di recuperare quelle entrate nel 2019, forse perché l’eredità lasciata dalla precedente Amministrazione non era poi così drammatica? Si tratta di inesperienza, incapacità o puro calcolo politico per perorare un’interminabile campagna elettorale?". E’ questa la domanda conclusiva del testo, che per il resto analizza altri dati riportati dal sindaco in merito al Bilancio comunale e risponde all’affermazione dello stesso Bianchi, che all’interno della propria relazione aveva puntato il dito contro la scelta della precedente gestione di non recuperare l’Iva dei lavori al castello. "Iva che non era recuperabile – ha risposto a distanza la vecchia Amministrazione – perché il castello non era pensabile allora come un bene destinato ad attività economica, condizione imprescindibile per le detrazioni".