E' nato il bosco del respiro per ricordare le vittime del Covid-19 FOTO
Due alberi di Paulownia sono stati messi a dimora domenica, durante la sagra.

Ora in paese c’è il «Bosco del respiro» per non dimenticare le 11 vittime del Covid-19. Due alberi di Paulownia sono stati messi a dimora domenica pomeriggio, durante la sagra di Agnadello.
Il bosco del respiro sull'aiuola della piazzetta Dello Studente
L’iniziativa è stata della Pro loco, sostenuta dalle altre associazioni, dai commercianti e dall’Amministrazione comunale che, domenica alle 16, ha visto radunate intorno all’aiuola della piazzetta Dello Studente tante persone che hanno ascoltato le parole della presidente Pierina Bolzoni, del sindaco Stefano Samarati e del parroco don Mario Martinengo in silenzio, sotto un cielo minaccioso che però ha risparmiato la cerimonia dalla pioggia.
«Abbiamo vissuto giorni che ricorderemo a lungo - ha esordito Bolzoni - Ci siamo sentiti improvvisamente indifesi, esposti e smarriti. Anche la nostra comunità è stata toccata dalla morte, il Coronavirus ha tolto per sempre il respiro ad alcuni dei nostri concittadini. Oggi noi siamo qui proprio per respirare: Pro loco, Gerundo volley, Agnadellese, San Giovanni Bosco, Aido, Avis, Rete Rosa, Barlalfüss, Corpo bandistico, Amici per la scuola. Gruppo culturale, Associazione volontari Boschiroli, Caritas, Sgagnamanüber, Associazione commercianti, Associazione musicale don Carlo Severgnini e l’Amministrazione vogliono ricordare i nostri concittadini piantando simbolicamente due Paulownie: il Coronavirus ha strappato l’ossigeno a 11 agnadellesi e queste piante crescendo diventeranno il bosco del respiro e regaleranno ossigeno a tutti noi (dieci volte in più rispetto agli altri alberi di pari grandezza) ricordandoli con la loro fioritura ogni primavera, proprio durante i mesi del lockdown».





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