L'intervista

La scelta di Luca, che domenica prossima diventerà diacono - INTERVISTA

"In terza media mi sono avvicinato al Vangelo. In quarta superiore ho deciso di entrare in seminario". Settimana prossima, 26enne, diventerà diacono a Lodi.

La scelta di  Luca, che  domenica prossima diventerà diacono - INTERVISTA
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La "chiamata" durante l’adolescenza e fra qualche giorno il primo grado del sacramento dell’ordinazione sacerdotale: il 26enne di Spino d'Adda Luca Corini diventerà diacono il prossimo 11 ottobre.

A Lodi il "Sì" di Luca Corini

Domenica prossima,  11 ottobre,  alle 17.30 al Duomo di Lodi il percorso di fede del giovane si tradurrà ufficialmente nel diaconato, che aprirà la strada alla vocazione religiosa nata all’epoca delle superiori, culmine di un cammino spirituale interiore che ha accompagnato Luca a partire dalle medie.

"In terza media mi sono avvicinato al Vangelo attraverso una lettura più approfondita - ha raccontato - Durante gli anni del liceo scientifico ho iniziato a seguire degli incontri che mi hanno aiutato a maturare ulteriormente l’idea di intraprendere il percorso sacerdotale e, quando frequentavo la quarta, ho preso la decisione di entrare in seminario".

Dopo il diploma gli studi di Teologia

Luca Corini, 26 anni, di Spino d'Adda
Luca Corini, 26 anni, di Spino d'Adda

Dopo essersi diplomato, infatti, Luca ha mantenuto il suo proposito, iniziando a frequentare il corso universitario di teologia, materia che lo vede all’ultimo anno, prossimo alla laurea che completerà definitivamente il ciclo di studi. Attualmente è diviso fra la vita in seminario e nella parrocchiale di Santa Francesca Cabrini, a Lodi, dove presta servizio come collaboratore.

Il sacerdozio: una scelta non facile

Una vita tutt’altro che semplice quella del sacerdozio, per la quale Luca è stato costretto a molti sacrifici, partendo dalla lontananza dalla famiglia, che nonostante si trovi a pochi chilometri da Lodi, riesce a incontrare di rado.

"Il seminario funziona grossomodo come un collegio - ha spiegato - Non sempre c’è il tempo di rincasare. Durante il primo anno riuscivo a tornare per il pranzo del sabato o durante i periodi di vacanza, ma in questo momento passo quattro giorni in seminario e tre in parrocchia".

Fino a 15 giorni fa, il futuro diacono prestava servizio a Tribiano, vicino a Paullo, ma nei tre anni precedenti ha collezionato esperienze a Codogno, nel Lodigiano, e in un’altra parrocchia di Lodi. D’altronde, la vita sacerdotale è fatta di continui spostamenti per dare ai preti la possibilità di mettere i propri talenti a disposizione di nuove comunità. Un aspetto del sacerdozio che secondo Luca presenta dei contro, ma anche tanti pro.

"È stato faticoso spostarsi di parrocchia in parrocchia, ma mi ha anche permesso di conoscere tante persone che altrimenti non avrei incontrato" ha concluso. Una scelta non scontata, la sua, soprattutto in un momento in cui l'attrattività della vita consacrata sembra definitivamente in crisi. "È arduo il contatto, perché viviamo in una società complessa, dove non è semplice trovare un giorno per ognuno, in modo da capire i bisogni di ogni ragazzo. La mia età mi mette però in una condizione privilegiata rispetto ai sacerdoti più anziani".

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