Ospedale di Treviglio: ecco i primi tamponi per chi rientra dall'estero VIDEO INTERVISTA - FOTO
Dei 10 casi registrati in provincia di Como, nove sono relativi a ragazzi rientrati da una vacanza. Ecco perché è importante sottoporsi al test.
Oggi sono stati un'ottantina all'ospedale di Treviglio, ma da domani saranno ben 160 al giorno, fino ad esaurire una lista d'attesa che è arrivata già a più di mille richieste. E' cominciata questa mattina, lunedì 17 agosto, la campagna di tamponi orofaringei per chi è rientrato dalle vacanze all'estero, e in particolare - come previsto dal nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri - da Spagna, Croazia, Malta e Grecia.
I tamponi "drive-in"
Come per le precedenti campagne, il tampone viene prelevato senza scendere dall'auto, grazie a un sistema "drive in" allestito in una struttura mobile davanti all'ospedale cittadino. Non c'è dunque bisogno nemmeno di uscire dall'auto e - dal momento che si accede al prelievo su prenotazione - le code sono nell'ordine di una manciata di minuti. Sono già più di mille le prenotazioni arrivate tramite il sito Zerocode, cui giorno dopo giorno i sanitari al lavoro aggiungono utenti che per un motivo o per un altro non hanno potuto completare la prenotazione online. Uno dei primi utenti tamponati (nel video sopra) è stato proprio un dipendente dell'ospedale, di rientro da un viaggio all'esterno in uno dei paesi inclusi nella lista del nuovo Cpcm.
I numeri della campagna
Sono circa trecento i tamponi che il laboratorio dell'ospedale di Treviglio riesce a "processare" ogni giorno, estraendo, amplificando e poi analizzando il Dna virale presente nei campioni di saliva prelevati da naso e palato. Di questi, un centinaio al giorno vengono utilizzati per testare tutti i nuovi pazienti in procinto di essere ricoverati per le più svariate ragioni, in qualsiasi reparto. I restanti, in questi giorni sono impiegati proprio per i turisti. Una campagna decisamente intensa, ma che si rende ancora più necessaria alla luce dell'aumento di contagi che si sta verificando a livello nazionale.
Una prenotazione al minuto
"Da venerdì abbiamo più o meno una prenotazione al minuto" ha spiegato il direttore sociosanitario Andrea Ghedi, presente stamattina per il "via" della campagna. "Abbiamo passato sabato e domenica a contattare chi si era prenotato tramite il sito, ma senza inserire il codice fiscale dei congiunti che si sarebbero presentati al test in questi giorni. In questo modo, abbiamo velocizzato ancora di più le procedure, riducendo al minimo le attese".
Tra i "testati" ci sono ovviamente quelli tracciati automaticamente dalle liste d'imbarco degli aeroporti, e che non hanno effettuato autonomamente il tampone al momento dell'imbarco o dell'arrivo in Italia. E poi ci sono i viaggiatori "autonomi" che si sono recati in uno o più paesi a rischio in automobile o treno. In questo caso sono loro che dovrebbero, autonomamente, prenotarsi sul sito e sottoporsi al tampone.
Dopo il tampone, nel giro di circa 36 ore l'esito del tampone è disponibile e consultabile sul proprio fascicolo online, tramite la carta regionale dei servizi oppure nella portineria dell'ospedale.
Il personale della scuola: 20mila test in arrivo
La prima settimana di settembre e l'ultima di agosto sarà invece utilizzata per testare il personale della scuola: insegnanti e ausiliari delle scuole di ogni ordine e grado, dagli asilo nido all'università. Sono circa ventimila, gli operatori bergamaschi. E se Regione Lombardia ha stimato che l'adesione alla campagna di tamponi si attesterà tra il 50 e il 70 percento, ciò significa che nelle prossime due settimane arriveranno all'ospedale di Treviglio circa tremila/quattromila tra insegnanti, ausiliari, educatori e impiegati scolastici. "Ci siamo abituati ormai a lavorare con questi numeri in modo quasi industriale - ha spiegato il direttore sociosanitario Ghedi - Dobbiamo catturare il maggior numero di utenti, dando un servizio di qualità nel minore tempo possibile".
I dati di oggi a Bergamo
Quanto ai dati generali sul contagio, oggi in Lombardia non si è registrato alcun decesso. I provincia di Bergamo si sono registrati sei nuovi casi, mentre nessun contagio si è verificato a Cremona, Lecco e Sondrio. Dei 10 casi registrati in provincia di Como, ben nove sono riferiti a giovani di età compresa tra i 18 e i 21 anni, alcuni dei quali rientrati dalla Croazia. Un dato che fa riflettere su quanto importante sia lo screening in corso anche a Treviglio.