Da non credere

Non poteva insegnare la maestra no mask cacciata dalla scuola a Treviso

Dopo la frase shock in una primaria di Treviso, la sospensione. Ma ora emerge un "particolare" che rende il tutto ancora più surreale.

Non poteva insegnare la maestra no mask cacciata dalla scuola a Treviso
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Una vicenda controversa in cui non sono mancate polemiche e colpi di scena. L'ultimo abbastanza clamoroso: Sabrina Pattarello, la maestra negazionista allontanata da una scuola di Treviso, non avrebbe neanche potuto insegnare!

Maestra no mask cacciata da una scuola elementare di Treviso

Da Prima Treviso

Tutto è cominciato lo scorso dicembre quando, alla primaria Giovanni XXIII di Treviso, esplode il caso. Una maestra veneziana, nel suo ruolo di supplente, si rivolge agli alunni con una frase shock: "Bambini, non indossate la mascherina, tanto di Covid muoiono solo i vecchi". Ed è lei stessa a dare "l'esempio", non indossando alcun dispositivo di protezione (anche se c'era di mezzo un certificato medico presentato dalla donna per presunti problemi respiratori, che non le aveva comunque impedito di rifiutare i dispositivi "alternativi" raccomandati dall'istituto).

Apriti cielo! I genitori vengono a sapere dell'episodio e scoppia la comprensibile protesta, con un presidio davanti alla scuola. Interviene anche il sindaco di Treviso, Mario Conte,  che effettua un sopralluogo con la Polizia locale e subito dopo "scomoda" anche il Prefetto.

“Il virus purtroppo viene ancora minimizzato o addirittura negato da persone che dovrebbero invece sensibilizzare ed educare - è la reazione a caldo del primo cittadino - È il caso dell'insegnante della scuola Giovanni XXIII che, purtroppo, sia in classe sia sui social network, contesta l’utilizzo dei dispositivi di protezione negando pure l’esistenza di un’emergenza sanitaria. Ritengo che in un periodo di difficoltà come quello che stiamo vivendo non possano sedere in cattedra persone che negano l’esistenza dei pericoli legati alla pandemia. Per questo ho voluto informare il Prefetto affinché vengano presi provvedimenti”.

Licenziata dalla scuola

Le festività natalizie e l'interruzione dell'attività didattica riescono a calmare un po' gli animi, anche perché mamme e papà si aspettano il definitivo allontanamento dell'insegnante negazionista. Dura poco. La maestra nei giorni scorsi si ripresenta regolarmente in classe, stavolta quantomeno con una visiera protettiva. I genitori insorgono di nuovo, ovviamente, e alcuni iniziano a minacciare di o direttamente  a ritirare i figli dalla scuola.

Lo stesso sindaco torna nuovamente sulla vicenda:

"Spero che questa situazione si risolva al più presto. Le scuole Giovanni XXIII si sono sempre distinte per essere un ambiente stimolante, di istruzione, formazione e crescita e non di certo per queste vicende”.

Poi però la repentina svolta: lo scorso 13 gennaio per Sabrina Pattarello è stato l'ultimo giorni da docente nel trevigiano (e non solo), perché è finalmente arrivata la sospensione direttamente dalla scuola (e non dal Ministero come si era inizialmente pensato, ndr.). "Chi non indossa correttamente i presidi e fa disinformazione tra i banchi non può sedere in cattedra", ha sottolineato la dirigente scolastica Lorella Zauli.

L'ultimo colpo di scena: non poteva insegnare!

Finita qui? Quasi. Già perché la vicenda ha avuto un ulteriore colpo di scena: stando infatti a quanto riportato da Fanpage.it, la sospensione della docente è stata decisa non tanto dopo il procedimento disciplinare aperto sulla questione Covid, quanto perché da alcune verifiche, è emerso che la donna non aveva un diploma magistrale ma di istruzione tecnica, quindi non abilitante alla professione dell’insegnamento. Incredibile! Motivo per cui sulla vicenda ora si muoverà anche l'autorità giudiziaria.

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