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Curarsi dal Covid-19 da casa: ecco come funziona il telemonitoraggio VIDEO

Grazie al kit sono già stati dimessi "a distanza" dieci pazienti Covid non gravi, dall'inizio della seconda ondata.

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Monitorare le condizioni di salute dei pazienti Covid a distanza, da casa, per ridurre il numero di posti letto occupati in ospedale tenendo comunque sott'occhio i parametri dei malati. Questo l'obiettivo del progetto di telemonitoraggio messo in campo da Asst Bergamo Ovest e Regione Lombardia, che finora ha già permesso la dimissione "a distanza" di dieci pazienti non gravi.

La lezione della prima ondata

L'idea è nata dalle difficoltà riscontrate durante la prima ondata Covid nel tenere monitorate le condizioni di pazienti dimessi dagli ospedali di Treviglio e di Romano dopo la fase acuta della malattia. Il sistema è composto da un kit comprendente una applicazione e diversi "device" scelti dal medico sulla base delle necessità del paziente: termometro, saturimetro, misuratore di pressione, apparecchio per effettuare a casa un elettrocardiogramma. 

La applicazione permette, come mostra il video, di inserire i dati che il paziente stesso si auto-rileva alla centrale in ospedale, dove un medico valuta i parametri ed è pronto a intervenire in caso di peggioramento dello stato di salute. Il monitoraggio dura normalmente due settimane dall'uscita dall'ospedale.

"Prima di lasciare il reparto il paziente viene istruito all'uso degli strumenti, istruzioni molto semplici anche perché il sistema ricorda automaticamente le attività da svolgere in successione - spiega l'Asst in una nota -  Inoltre è disponibile una centrale di controllo che verifica costantemente lo stato di salute e contatta direttamente il paziente per conoscerne l’evoluzione".

Dati condivisi con il medico di base

La piattaforma è condivisa con il proprio medico di medicina generale che, volendo, può così seguire contestualmente ai colleghi degli ospedali di Treviglio e di Romano il percorso del paziente.

Dieci già dimessi a ottobre

Ad oggi, a seguito della nuova recrudescenza pandemica, sono già stati dimessi dieci pazienti dotati di questo nuovo dispositivo; la gestione è in carico al Centro Servizi dell’ASST. Il telemonitoraggio si colloca all’interno dei nuovi servizi attivati nell’ambito del “Progetto infermieri di comunità e di famiglia".

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