Il modello GreenFest adottato anche da Regione Lombardia

Il modello GreenFest adottato anche da Regione Lombardia
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Presentazione della collaborazione tra Anci Lombardia e Regione sugli acquisti verdi

Venerdì 28 giugno Regione Lombardia ha promosso un seminario per presentare il Piano regionale d'azione sugli appalti verdi e i criteri di sostenibilità ambientale per l'organizzazione di eventi, coinvolgendo, oltre a Unioncamere, anche Anci Lombardia, impegnata con il progetto Life GreenFest nella definizione di criteri per favorire la sostenibilità degli eventi culturali.

Il focus sulle politiche di acquisto verdi permette a Regione di ribadire il proprio impegno a "puntare sulla sostenibilità, integrando gli obiettivi del Piano Regionale di Sviluppo con quelli della sostenibilità", come ha sostenuto Pier Attilio Superti di Regione Lombardia, per il quale "Regione Lombardia non è un ente che vuole subire il cambiamento ma che vuole accompagnare al cambiamento e semmai anticiparlo". Superti ha ricordato come su questa partita "non partiamo da zero poichè Regione ha già esperienze di acquisti verdi e anche tra gli Enti locali lombardi se ne registrano, quindi non è stato difficile partecipare all'iniziativa europea sugli acquisti verdi".

Monica Peggion di Regione Lombardia ha annunciato inoltre che gli uffici regionali stanno lavorando per "definire delle regole da seguire nell'organizzare gli eventi. Per questo siamo attenti al progetto europeo GreenFest che vede quale ente capofila Anci Lombardia, perché permetterà di definire dei Criteri Ambientali Minimi importanti". Criteri che, nella loro bozza, sono stati già utilizzati e, secondo Peggion hanno già dato risultati positivi e innescato processi virtuosi.

Chiamato in causa, il Progetto Life GreenFest è stato introdotto da Egidio Longoni, Vice segretario di Anci Lombardia, che ha ricordato come il "presupposto che ha portato all'avvio dell'azione è l'assenza di Criteri Ambientali Minimi nel settore degli acquisti per gli eventi culturali, pertanto abbiamo posto il focus sull'organizzazione di festival, rassegne culturali, eventi musicali ed esposizioni". Per ottenere questo obiettivo il gruppo di lavoro ha "iniziato innanzitutto con l'interlocuzione con gli stake holders: associazioni, enti pubblici, fondazioni, eventi" e coinvolgendo quali partners i Comuni di Bergamo, Cremona e Fano, la fondazione Ecosistemi, Federcultura, l'associazione Tecla, Time in jazz e la Reggia di Monza. Proprio per questa impostazione di GreenFest, "la Commissione Europea ci ha attenzionato, poichè si aspetta risultati interessanti che derivano dalla condivisione dell'esperienza con stakeholders", ha concluso Longoni.

L'attenzione europea di GreenFest è stata confermata da Silvano Falocco di Fondazione Ecosistemi, per il quale "l'Unione Europea considera l'azione italiana sugli acquisti verdi, perche siamo uno dei paesi più avanzati sul tema".
Simona Faccioli di ReMade in Italy ha infine delineato il percorso che, partendo dal lavoro di Green Fest, è stato proposto a Regione Lombardia per rendere sostenibili gli eventi, partendo dal monitoraggio dell'esistente per entrare nel merito del tema con l'utilizzo dei Criteri definiti dal progetto europeo nel contesto regionale.

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